Affitti studenti fuori sede: novità a Milano

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A Milano il Comune si impegnerà al fine di andare ad incrementare, a favore della popolazione universitaria, la capacità di accoglienza e, quindi, il numero di residenze per gli studenti fuori sede. Questo, in particolare, è quanto emerso da un Convegno a Palazzo Marino, dal titolo “Studiare e vivere a Milano – Opportunità residenziali e non solo“, in presenza del Ministro Maria Stella Gelmini.

Nel corso del convegno, inoltre, sono intervenuti sia l’Assessore alla Casa Gianni Verga, sia Luigi Rossi Bernardi, l’Assessore alla Ricerca, all’Innovazione ed al Capitale umano. I due assessori nel corso del convegno hanno posto l’accento sul fatto che la realtà milanese a livello universitario è caratterizzata, per un totale di undici Atenei, da 180 mila studenti, di cui settemila stranieri ed oltre 40 mila studenti universitari fuori sede.

L’offerta di residenze per studenti è quindi cruciale per città come Milano specie se si considera che quella attuale è una fase di profonda trasformazione che interessa l’industria, l’economia e, in generale, gli assetti sociali. Non a caso l’assessore Luigi Rossi Bernardi ha messo in evidenza come l’Amministrazione stia portando avanti progetti di sviluppo rilevanti dal fronte delle infrastrutture, ma anche interventi per finanziare e promuovere l’innovazione e la ricerca a favore di istituzioni chiave come i centri di ricerca e le Università.

L’assessore alla Casa del Comune di Milano, Gianni Verga, inoltre, ha dichiarato che l’Amministrazione ha affrontato il tema inerente la residenzialità; trattasi di un tema chiave visto che dalle Università esce poi quella che sarà la classe dirigente di domani, ragion per cui a Milano occorre garantire appartenenza alla Città anche a coloro, proprio gli studenti universitari fuori sede, che non abitano nel Comune stabilmente. “Milano vive la sua strategia concreta” ha aggiunto l’Assessore Verga, “e non fatta di parole, nei confronti delle giovani generazioni e dell’apertura al mondo della ricerca e della poliedricità dei sistemi produttivi“.

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