Edilizia ecosostenibile nella Regione Emilia-Romagna

di Redazione Commenta

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In Emilia-Romagna la Regione da un lato, ed alcuni piccoli Comuni emiliano-romagnoli dall’altro, hanno siglato un importante protocollo di intesa per la qualità urbanistica avente un carattere sperimentale nell’ambito della realizzazione di opere edilizie che rispettino dei principi di ecosostenibilità. A darne notizia è stata proprio la Regione Emilia-Romagna nel precisare in particolare come l’accordo si innesti nell’ambito dell’offerta di prodotti di edilizia che rispondano ad esigenze di tutela non solo dell’ambiente, ma anche di sicurezza, benessere ed efficienza energetica a favore dell’utente. A firmare l’accordo sono stati sul territorio Comunità Montane, Associazioni di Comuni, Comuni o Unioni quali l’Unione Montana “Acquacheta-Romagna Toscana”, Castrocaro Terme e Terra del Sole, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Bertinoro, Bentivoglio, la Comunità Montana dell’Appennino Forlivese e Pieve di Cento.

Secondo quanto dichiarato da Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna, molti piccoli Comuni emiliano-romagnoli, singoli o associati, con l’accordo andranno a sperimentare i nuovi requisiti potendo tra l’altro andare a sfruttare, per quel che riguarda quelle opere virtuose dal fronte delle ecosostenibilità, dei premi di cubatura.

L’Amministrazione regionale, non a caso, punta sia a qualificare e riqualificare il patrimonio edilizio, sia a concedere delle premialità in ragione dei livelli di ecosostenibilità delle opere. L’accordo sperimentale avrà una durata pari ad un anno e permetterà alla Regione Emilia-Romagna, attraverso il Servizio di Riqualificazione Urbana e di Promozione della Qualità Architettonica, di monitorare nei territori di sperimentazione i risultati raggiunti con i nuovi requisiti tecnici orientati alla sostenibilità.

Al riguardo la Regione proprio in vista di tale sperimentazione ha provveduto ad aggiornare il proprio patrimonio di esperienza in materia, dato dai “requisiti volontari per le opere edilizie” che l’Amministrazione ha messo a disposizione dei Comuni emiliano-romagnoli affinché a regime possa esserci uniformità per quel che riguarda i regolamenti edilizi.

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