Immobiliare Italia, difficoltà anche nel secondo trimestre

di Redazione Commenta

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Il mercato immobiliare non se la passa affatto bene, e il momento di debolezza non pare avere una fine certa e nel breve periodo. Questo è quanto emerge, in estrema sintesi, da una recentissima inchiesta che Banca d’Italia, Tecnoborsa e l’Agenzia del Territorio hanno condotto con la solita cadenza trimestrale, analizzando le considerazioni espresse dagli operatori delle agenzie immobiliari intervistati in un sondaggio periodico sullo stato di salute del real estate nostrano.

Ebbene, secondo quanto emerge dall’analisi, quasi la metà degli operatori immobiliari avrebbe riscontrato una diminuzione dei prezzi di vendita delle case nella seconda delle quattro parti dell’anno. Una percentuale, pari al 46,8%, che risulta essere significativamente in aumento rispetto al 44,2% che aveva invece contraddistinto il secondo trimestre dell’anno (+ 2,6 punti percentuali su base trimestrale).

Per quanto concerne l’andamento del numero di agenzie che nel secondo trimestre dichiarano di aver venduto almeno un immobile, qui la percentuale è sostanzialmente invariata intorno al 69,3%. Risulta però significativo rilevare come la percentuale sia in crescita nel Centro, dove le condizioni stanno lentamente migliorando, almeno sotto questo aspetto, e in flessione nelle macro aree settentrionali.

In crescita la percentuale di operatori immobiliari che ha affermato di aver riscontrato un calo degli incarichi di vendita; numerose le cause, ma tra le principali determinanti rileviamo sicuramente richieste di prezzo troppo elevate da parte dei venditori (il 65,5% sul 64,2% del trimestre precedente); il comportamento attendista degli acquirenti (il 21,9% contro il 20,8%) e la difficoltà nell’ottenimento di un mutuo (il 51,9% contro il 49,6%).

Per quanto infine riguarda il futuro, scarsissima sembra essere la fiducia espressa nei confronti di un possibile miglioramento dello scenario immobiliare italiano nel breve periodo. È in altri termini probabile che la situazione di crisi possa perdurare non solamente per il resto del 2011, ma anche per l’intero 2012.

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