La surroga non è più amata come una volta

di Redazione Commenta

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Surrogare un mutuo, tempo fa, voleva dire ridurre moltissimo i costi di accensione del mutuo finalizzato all’acquisto di una casa. Oggi sembra che quest modalità di “credito” abbia perso il suo appeal. Nel 2016 si potrebbero svelare tutte le carte sul mercato dei mutui. 

Dal 2007 ad oggi, infatti, il mercato italiano dei mutui per l’acquisto di una casa è cambiato tantissimo. C’è stato un periodo di forte crisi economica che ha richiesto l’intervento della BCE di Mario Draghi. Tantissimi mutuatari, vedendo i tassi ai minimi storici hanno chiesto di surrogare il propri finanziamento. Adesso però, come spiega Il Sole 24 Ore, la situazione è cambiata moltissimo. Ecco l’affresco fornito sul Sole 24 Ore da Enrico Netti che analizza lo scenario attuale in base alle elaborazioni Crif e Facile.it

Da gennaio a settembre del 2016 le richieste legate a nuovi mutui sono aumentate sia in termini di volumi sia di importi. Dal Barometro Crif emerge che, se si confrontano i numeri con quelli relativi al medesimo periodo del 2015, le domande sono aumentate dell’ 11.6% nei primi nove mesi dell’anno nonostante proprio lo scorso mese questa tendenza all’aumento abbia subito un leggero arresto arrivando quasi a dimezzarsi e, se si mettono in rapporto i dati di settembre 2016 con quelli di settembre 2015, la crescita è “solo” del 6%. In ogni caso siamo a livelli infinitamente distanti dal +59% segnato nelle richieste del 2015 rispetto a quelle del 2014, ma in fondo era ovvio aspettarselo e, tutto sommato, una normalizzazione in questo senso non può certo essere considerata in modo negativo. Bene invece, soprattutto se si considera la situazione di deflazione in cui ci si inserisce, sottolinea Enrico Netti nel suo articolo, lo stato di salute degli importi richiesti, cresciuti del 2% nei primi tre trimestri dell’anno.

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