Mercato immobiliare italiano al limite della stagnazione

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Stando ai dati dei primi sei mesi del 2011, il mercato immobiliare italiano è quasi al limite della stagnazione a causa di una scarsa dinamicità e mobilità; il tutto a fronte di un mercato che comunque risulta essere sostenuto da una domanda di rilevanti proporzioni. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dalla Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, con il “Report Urbano“, da cui è in particolare emerso, proprio a valere sui primi sei mesi del 2011, un calo delle compravendite del 3,7%, ed un calo medio dei prezzi pari all’1,5%. I prezzi, in particolare, hanno fatto registrare una discesa contenuta proprio per effetto della domanda che risulta essere di rilevanti proporzioni; pur tuttavia, il mercato immobiliare italiano risente dell’ampia forbice di prezzo, pari all’incirca al 20%, tra le quotazioni di chi è disposto a vendere, e quelle di chi, invece, è disposto ad acquistare gli immobili.

Il “Report Urbano” della Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, è stato redatto prendendo a riferimento le prime tredici città italiane; il tutto a fronte di un incontro tra la domanda e l’offerta che, a causa dell’ampia forbice, come sopra indicato, ha sia attratto acquirenti dalle province, sia contribuito ad alimentare le chiusura delle compravendite nelle aree periferiche.

Secondo la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, rimangono comunque del tutto invariate le opportunità per quel che riguarda la possibilità di acquistare immobili in una fase congiunturale come quella attuale; questo anche andando a considerare che, dopo fasi di tenuta dei prezzi per l’immobiliare di pregio, anche queste case di fascia alta hanno fatto registrare delle contrazioni di prezzo che in certe aree hanno toccato anche il 5% di ribasso. Chiaramente sulle compravendite, oltre al fattore prezzo tra domanda ed offerte, incidono anche altri fattori, tra cui la situazione occupazionale e le criticità legate all’accesso al credito.

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