Cedolare secca affitti 2011 senza segreti

di Redazione Commenta

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Nella Regione Veneto, in tutte le province, il corrente mese di giugno 2011, in materia di fisco, è quello della cedolare secca sugli affitti. A metterlo in risalto è stata la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Veneto a seguito dell’annuncio di numerosi incontri programmati con gli operatori del settore immobiliare in merito proprio all’entrata in vigore dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione. In particolare, dopo gli incontri di Venezia, Rovigo, Verona e Belluno, lunedì prossimo, 20 giugno del 2011, ci sarà un incontro con gli operatori del settore a Vicenza; il giorno dopo sarà la volta di Padova e poi, venerdì 1 luglio del 2011, a Treviso. In questo modo l’Agenzia delle Entrate, Direzione del Veneto, d’intesa con le rispettive Direzioni provinciali dell’Amministrazione finanziaria dello Stato, mira a coinvolgere complessivamente almeno seicento operatori del settore immobiliare.

In concomitanza con ciascun incontro i funzionari dell’Agenzia delle Entrate spiegano ai presenti, tra l’altro, come gestire per l’anno in corso la fase di transizione, come effettuare gli adempimenti dal 2012, ovverosia quando la cedolare entrerà a regime, e come versare gli acconti di imposta.

Quello della cedolare secca sugli affitti, infatti, lo ricordiamo, è un regime fiscale opzionale; per sceglierlo occorre avvalersi di un apposito applicativo, disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate. Si chiama “Siria”, ed è disponibile online anche nella versione Web che permette al contribuente di assolvere ai propri obblighi senza dover andare a scaricare alcun software sul proprio personal computer. E nei casi in cui Siria non è applicabile, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Veneto ricorda come il contribuente sia invece chiamato ad utilizzare il tradizionale Modello 69. Siria, lo ricordiamo, fa risparmiare carta, tempo e denaro; questo perché con l’utilizzo dell’applicativo non c’è bisogno di andare a depositare presso gli Uffici del Fisco una copia cartacea del contratto; basta salvare il tutto sul proprio PC ed eventualmente esibirlo nel caso in cui poi le Entrate lo richiedano.

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