Prezzi case di montagna in calo

di Redazione Commenta

Spread the love

L’introduzione dell’imposta municipale unica, recentemente giunta al versamento del saldo del 17 dicembre, sembra aver prodotto gli sgraditi effetti anche sul fronte del mercato immobiliare delle case di montagna. Stando a quanto affermato da Tecnocasa in un suo bollettino periodico, nel corso del primo semestre 2012 i prezzi delle case su elevate soglie sopra il livello del mare sono calati di 3,6 punti percentuali rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dello scorso mese.

Il portale Help Consumatori segnala in merito come secondo i dati pubblicati dall’operatore immobiliare italiano, sulle compravendite delle case di montagna, “emerge che la disponibilità di spesa degli italiani va da un minimo di 80 mila euro per le località meno costose fino ad un massimo di 400 mila euro per le zone più rinomate. Nel dettaglio, le zone che registrano il calo di prezzi più pesante per le seconde case di montagna sono il Veneto (-10,5%) e l’Abruzzo (-9,8%). A Roccaraso, ad esempio, continua la discesa dei prezzi e si compra di meno anche per paura di accertamenti fiscali legati all’acquisto di un immobile. Sul mercato c’è molto invenduto e i tempi di vendita sono in aumento, ma il numero di compravendite è rimasto sostanzialmente costante. A Roccaraso si rivolgono quasi esclusivamente turisti provenienti dal Centro-Sud, soprattutto campani, famiglie con figli che ricercano un appartamento con soggiorno e due camere da letto, per una spesa complessiva che non supera 150-180 mila euro” (vedi anche il nostro approfondimento Mercato Immobiliare località turistiche in montagna).

Tra i cali più importanti figura anche Asiago, in Veneto, con una flessione del 10,5 per cento nel primo semestre 2012. Cali piuttosto forti anche per le principali località montane del Piemonte (- 5,8 punti percentuali) e del Trentino Alto Adige (- 5,7 punti percentuali). Quotazioni in ribasso nelle località delle Valli Olimpiche pari a – 4,3 punti percentuali.

Continueremo a monitorare l’evoluzione del settore anche nel corso dei prossimi mesi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>