Effetti taglio dei tassi sul mercato immobiliare

di Redazione Commenta

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Giovedì scorso, nell’attesa riunione della Banca centrale europea, è stato disposto il taglio del tasso di interesse di riferimento di 25 punti base. Il costo delle operazioni di rifinanziamento è così passato dall’1 per cento all’attuale 0,75 per cento, con una mossa ampiamente auspicata, che non ha tuttavia condotto ai risultati sperati, per lo meno sui mercati finanziari. Sembra, in altri termini, che a prevalere sia stato lo scoramento nei confronti di una situazione difficilmente ripristinabile. A vincere, cioè, è stata la convinzione dell’insufficienza di questo provvedimento.

Chiediamoci tuttavia, quali siano gli effetti di questa scelta dell’istituto monetario sui mutui. L’effetto più immediato è quello di un taglio dell’importo delle rate dei mutui con tasso di interesse variabile indicizzato al tasso ufficiale di riferimento della BCE: un taglio che produrrà proporzionali e istantanei convenienze per le tasche dei mutuatari, che vedranno il piano di ammortamento contraddistinguersi per importi sempre più contenuti.

Per quanto concerne i mutuatari con finanziamenti a tasso di interesse indicizzato all’Euribor, invece, sembra che la situazione sia destinata a mutare in termini paralleli, ma con qualche distinguo. Tradizionalmente, infatti, l’Euribor “anticipa” le tendenze dei tassi ufficiali di riferimento della BCE. Tuttavia, considerando gli attuali livelli minimi record cui sono giunti i tassi di riferimento su scala internazionale, difficilmente potranno esservi altri importanti margini nelle quotazioni al ribasso.

In altri termini, riteniamo molto difficile che il costo dei mutui (per lo meno, nella loro parte legata ai parametri di riferimento) possa scendere ulteriormente. La speranza, per i nuovi mutuatari (la cosa non riguarda invece chi è già titolare di un finanziamento) è che possa esservi una ripresa del sistema interbancario e della sua liquidità, tale da far portare in contrazione il livello dello spread applicato agli indici di cui sopra. Una tendenza che tuttavia, almeno per il momento, non sembra potersi manifestare.

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