Immobiliare commerciale, la nuova frontiera è l’Africa?

di Redazione Commenta

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Sta crescendo con ritmi davvero impressionanti la richiesta di spazi commerciali e ad uso ufficio in alcune aree del continente africano. Angola e Nigeria, in particolar modo, sembrano essere i leader di questa nuova era del mercato immobiliare internazionale, andando a guidare la speciale classifica dei Paesi africani con il miglior grado di attratività mondiale per quanto concerne la richiesta di spazi da adibire ad uso ufficio e commercio.

La ragione di questo boom di domande è abbastanza palese. Nelle macro regioni appena ricordate, i settori relativi alle banche, alle telecomunicazioni e alle costruzioni stanno incrementando in maniera ragguardevole e, di conseguenza, non possono che alimentare la richiesta di spazi utili per consentire alle varie società locali e – soprattutto – internazionali, di collocarsi adeguatamente all’interno dei perimetri territoriali di competenza.

L’investimento in queste regioni africane continua pertanto a incrementare – sostiene una recentissima ricerca condotta dalla società di consulenza immobiliare Cushman and Wakefield – andando a raggiungere dei ritmi di aumento molto simili a quelli del Medio Oriente.

Per quanto riguarda il futuro, il trend di apprezzamento di tali zone è previsto in continuo aumento. Sempre più multinazionali stanno infatti decidendo di stanziare loro sedi secondarie in queste macro aree, andando così ad alimentare una domanda di spazi ad uso ufficio e commerciali che non dovrebbe conoscere una rapida difficoltà.

Poca la sorpresa nei dintorni di Luanda, capitale dell’Angola. A causa della scarsità passata dell’offerta di spazi commerciali, la città africana è da diverso tempo uno dei poli immobiliari più cari al mondo. Una situazione che potrebbe smuoversi nell’ipotesi in cui il settore delle costruzioni dovesse finalmente muoversi adeguatamente, andando a soddisfare una richiesta per spazi commerciali che non dovrebbe certamente farsi attendere anche nel corso dei prossimi anni.

Una nuova frontiera immobiliare internazionale sembra dunque essersi appena aperta.

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