Spesso i rapporti di vicinato non sono così buoni come vorremmo. Quante volte è infatti capitato che attraverso fumo o altre immissioni il vicino di casa abbia disturbato la nostra quiete? Ma cosa prevede la legge in materia? Ci sono dei limiti di tollerabilità che dobbiamo tenere in considerazione? Quali sono le tutele in materia?
La base normativa, nel nostro ordinamento, è rappresentata dall’art. 844 del Codice Civile, che ribadisce come il proprietario del fondo non possa impedire le immissioni di fumo o di calore (ma anche le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e altre propagazioni) se non superano la normale tollerabilità, avendo anche riguardo alla conduzione dei luoghi.
Il problema sembrerebbe pertanto definire il concetto di “normale tollerabilità“, che appare in prima battuta molto soggettivo e non privo di differenti interpretazioni, e sul quale vi sono numerose pronunce giurisprudenziali, anche recenti.