
I prezzi delle nuove case vendute nel mercato immobiliare cinese, con particolare riferimento a tutte le prime 70 aree metropolitane del Paese, è cresciuto per la prima volta durante il corso dell’anno, sminuendo pertanto le capacità dei provvedimenti del governo di porre un freno all’incredibile crescita dei valori immobiliari commerciali nel più popoloso Paese asiatico.
I prezzi sono infatti aumentati in tutte le aree metropolitane oggetto dell’indagine da parte delle autorità statistiche. Si tratta di un evento piuttosto particolare, visto e considerato che nel corso degli scorsi mesi, ben più di qualche eccezione aveva contribuito a infrangere l’omogeneità del dato, pubblicato periodicamente a Beijing.
Proprio quando sembrava che la crescita poderosa dei prezzi delle case nell’immobiliare cinese avesse iniziato una fase di rallentamento, giungono all’orizzonte nuovi dubbi sul futuro andamento dei valori commerciali delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del più popoloso Paese asiatico, che nel corso dei prossimi anni potrebbe affrontare un nuovo rally di apprezzamento del mattone locale.
La SouFun Holdings ha annunciato che i prezzi delle case cinesi sono cresciuti ancora, ma con un ritmo che rappresenta il livello minimo nel corso degli ultimi undici mesi. A luglio, infatti, gli effetti dell’intervento del governo – che sta cercando di evitare con ogni sforzo possibile l’emersione di una pericolosa bolla speculativa nel mercato immobiliare locale – sembrano essersi fatti ben più evidenti del recente passato.
Il governo cinese sta cercando, come noto e come più volte abbiamo evidenziato sulle pagine di Io Compro Casa, di arrestare la fortissima crescita dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel mercato immobiliare del più popoloso Paese asiatico, con una serie di interventi che stanno cercando di congelare l’apprezzamento dei valori immobiliari, sempre molto dinamico nonostante gli sforzi.
Il controvalore delle transazioni di natura immobiliare compiute in Cina durante il mese di maggio 2011 è cresciuto di oltre 17 punti percentuali rispetto al controvalore che era stato riscontrato nello stesso Paese asiatico nel corso del mese di aprile, periodo di tempo che aveva dato sfogo a una forte contrazione nel controvalore delle operazioni immobiliari, ben superiore a quello atteso dalle principali società di analisi.