Per quanto riguarda l’anno 2010, secondo le stime del Sicet, ed in base ai dati provvisori forniti dal Ministero dell’Interno, nel nostro Paese ci sono stati la bellezza di oltre 70 mila provvedimenti di sfratto. Trattasi di un dato preoccupante che mette palesemente in evidenza come la crisi da finanziaria prima ed economica poi, sia diventata per decine di migliaia di famiglie anche abitativa. I dati tra l’altro, come sopra accennato, non sono completi in quanto mancano i provvedimenti di sfratto di alcuni mesi in specifiche aree del nostro Paese; ragion per cui dai dati definiti il bilancio in materia di sfratti non potrà che essere catastrofico. Il tutto a fronte di trasferimenti statali per il sostegno all’affitto che anno dopo anno si sono assottigliati.
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Giornata Internazionale degli Inquilini il 3 ottobre 2011
E’ fissata per il 3 ottobre 2011 quest’anno la Giornata Internazionale degli Inquilini. A darne notizia è il Sicet, Sindacato Inquilini, Casa e Territorio, sottolineando come l’appuntamento annuale abbia come obiettivo quello di portare all’attenzione di tutti quelle che sono, sempre di più purtroppo, le difficoltà di chi vive in affitto. Al centro della Giornata Internazionale degli Inquilini c’è il disagio abitativo dei giovani, penalizzati innanzitutto da condizioni a livello economico spesso di svantaggio, ragion per cui poi diventa proibitivo potersi permettere di vivere in una casa in locazione in assenza di sistemi di affitto che possano definirsi come compatibili con i redditi.
Affitti in nero: la carica dei 600 mila
Secondo il sindacato degli inquilini, il SICET, in Italia ci sono ben 600mila locazioni non registrate, senza contare le case affittate in nero agli studenti o per il turismo. In particolare, il segretario generale del Sicet, Guido Piran, afferma che se gli inquilini hanno un contratto d’affitto non registrato, allora a titolo sanzionatorio a carico del proprietario dell’immobile per l’inquilino può scattare sia un contratto molto più lungo, sia un affitto da pagare molto più basso. La norma introdotta con il federalismo municipale, la oramai nota cedolare secca sugli affitti, dava un tempo massimo di 60 giorni per regolare gli immobili in affitto senza contratto.