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Tasse sulla casa: sono troppe?

 Paghiamo troppe tasse sulle nostre case? La risposta è certamente positiva, almeno stando a quanto elaborato dall’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili, nel corso della recente presentazione dell’Osservatorio congiunturale, dove ricorda che sono attualmente nove le voci di tasazione che gravano sugli immobili in Italia, per il possesso, la vendita o la locazione.

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 Un tempo affittare un immobile era sinonimo di rendita convenienza. Con l’inasprimento della pressione fiscale sul mattone, con l’incertezza dell’investimento nel real estate, e con le nubi sul futuro a breve e medio termine, tuttavia, l’impiego dei propri risparmi in immobili da locare sembra essere opzione sempre meno favorita. L’Erario trattiene infatti una quota maggioritaria del canone lordo, lasciando in mano al proprietario immobiliare una parte spesso sufficiente ai soli lavori di manutenzione straordinaria.

Imu, salve un terzo delle prime case

 La tanta temuta Imu si potrebbe rivelare una italica via di mezzo tra il vecchio e il nuovo regime impositivo sulle prime abitazioni. Stando a quanto afferma il presidente del Consiglio Mario Monti durante la conferenza stampa di fine anno, sono infatti sei milioni gli italiani che non dovranno pagare la nuova imposta municipale unica durante il 2012. In termini più concreti, circa un terzo dei proprietari di una prima casa sarà esentato dal pagamento dell’imposta municipale.

Il merito di quanto sopra non è, tuttavia, relativo all’azzeramento dell’aliquota dell’imposta, quanto alla determinante positiva delle detrazioni sui figli a carico, in grado di azzerare (appunto, in un terzo delle fattispecie concrete all’interno del mercato immobiliare italiano), l’onere relativo alla tanto odiata tassa sulla prima casa, risorta in una inedita versione dopo l’abolizione della precedente imposta comunale sugli immobili.