I grossi rischi nel settore immobiliare commerciale USA

di Redazione Commenta

Per una recente ricerca condotta negli Stati Uniti, i pericoli maggiori per le banche americane dovrebbero provenire dal default dei mutui su investimenti immobiliari commerciali.

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Eugene Ludwig, chairman del Promontory Financial Group, lancia l’allarme: le perdite sui finanziamenti relativi al settore immobiliare commerciale negli Stati Uniti costituirebbero la principale fonte di rischio per gli istituti di credito americani nel corso del 2010; per il manager, le perdite accumulate (e da accumulare) potrebbero non solo portare alla crisi di numerose aziende di credito di piccole dimensioni, ma anche compromettere la stabilità dell’intero sistema finanziario.

“Le perdite dal real estate commerciale” – ha dichiarato Eugene Ludwig – “raggiungeranno livelli abbastanza elevati rispetto agli standard storici”, ragion per cui “centinaia di banche” falliranno o dovranno essere salvate durante i prossimi mesi come conseguenza delle precedenti concessioni di finanziamenti destinati ad essere impiegati nelle costruzioni immobiliari non ad uso residenziale o abitativo.

In termini preoccupati – ma meno allarmistici di quelli utilizzati dal chairman di Promontory Financial Group – si era espressa in precedenza anche il Governatore della Federal Reserve Elizabeth Duke, che in un’intervista rilasciata il 4 gennaio 2010 sostenee che le condizioni creditizie nel real estate commerciale erano particolarmente tese; ancor prima, il Governatore Fed Daniel Tarullo si riferì allo stesso settore immobiliare definendolo come una delle chiavi problematiche dello scenario finanziario, in virtù dell’elevata esposizione bancarie ai finanziamenti a supporto di tale segmento.

Il pericolo è, in altri termini, che il fallimento dei mutui sottostanti la realizzazione di centri commerciali e alberghi possa in qualche modo impedire o rallentare il recupero economico finanziario di centinaia di piccole e medie banche americane, portando le stesse a contrarre il volume di finanziamenti, e inducendole a conservare capitale al fine di assorbire le perdite il più rapidamente possibile.

Secondo la Real Estate Econometrics LLC, infine, il tasso di default sui mutui commerciali erogati dalle banche statunitensi sarebbero più che raddoppiati al 3,4% nel terzo trimestre del 2009. Il tasso di default nei primi tre trimestri del 2009 è il più elevato mai raggiunto dal 1993.

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