Chi sono i locatari?

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Poche ore fa abbiamo avuto modo di analizzare chi siano i locatori, quale fascia di età anagrafica riesca meglio a rappresentarli, e in che modo siano distribuiti. Cerchiamo ora di analizzare – pur brevemente – l’altra faccia della medaglia rappresentata dai contratti di locazione, i locatari. Anche in questo caso ci è di prezioso aiuto il report “Gli immobili in Italia”, una vera e propria risorsa attendibile sullo stato di salute del mercato immobiliare italiano, che stiano contribuendo ad analizzare in queste settimane.

Secondo quanto afferma l’analisi dell’Agenzia del Territorio i contratti registrati dagli inquilini sarebbero “complessivamente pari a 5,4 milioni (erano 4,6 milioni nel 2009) a fronte di un canone medio di circa 5,6 mila euro. Circa 859 mila inquilini, pari al 16% del totale, non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione: tali soggetti pagano un canone di locazione medio di circa 4,6 mila euro” (vedi anche Quanto vale una casa in Italia).

Per quanto riguarda la distribuzione anagrafica, “sono circa 22 mila i locatari sotto i 20 anni, quasi 630 mila quelli con età tra i 21 e i 30 anni, più di 2,3 milioni quelli con età tra i 31 e i 50 anni, 1,1 milioni gli inquilini tra i 51 e i 70 anni e quasi 448 mila gli ultrasettantenni. I canoni di locazione più alti, pari a circa 6,2 mila euro l’anno in media, sono corrisposti dai locatari tra i 31 e 50 anni e tra i 51 e i 70 anni, mentre quelli più bassi (3,9 mila euro l’anno) sono pagati dagli inquilini con meno di 20 anni”.

Ancora, prosegue il Territorio, “diversamente da quanto osservato per i locatori, la distribuzione per genere degli inquilini non è uniforme: sono infatti molto più numerosi gli uomini a cui è intestato un contratto di locazione di un immobile rispetto alle donne (2,9 contro 1,7 milioni). Anche il canone medio dichiarato dagli inquilini di sesso maschile è superiore a quello delle donne: 6 mila euro contro 5,5 mila euro”.

Infine, per quanto concerne la distribuzione per area geografica, si evidenzia “che il 47% dei contratti di locazione è registrato dagli inquilini del Nord con un canone medio pari a 5,7 mila euro; il 22% al Sud con canone di locazione pari a 4,9 mila euro e il 15% al Centro con canone di locazione medio pari a 7,1 mila euro. La maggior parte degli inquilini dichiara un reddito inferiore ai 26 mila euro (il 68% del totale) e al crescere del reddito, il numero di contratti di locazione diminuisce, riflettendo il fatto che soggetti con maggior reddito e ricchezza tendono ad acquistare immobili più che a prenderli in affitto”.

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