Credito immobiliare in calo del 43 per cento

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Secondo quanto emerge dalle ultime rilevazioni compiute dall’Agenzia delle Entrate, il credito immobiliare sarebbe crollato del 43 per cento nel corso del 2012, contribuendo a riportare le lancette dell’orologio del comparto del mattone nazionale indietro di 30 anni. La crisi dell’immobiliare non può che essere riconducibile alla chiusura parziale dei rubinetti del credito e del tracollo del numero di mutui erogati. Vediamo dunque quali sono le principali analisi elaborate dalle Entrate.

Secondo l’Agenzia, il capitale erogato per mutui con iscrizione di ipoteca si è quasi dimezzato, crollando del 42,8%. “In discesa” – riepilogava il quotidiano La Repubblica – “anche il capitale medio per abitazione, calato da 136 mila euro a 126 mila del 2012 (meno 6,7%) e in discesa anche la durata media del mutuo per comprare casa, passato da 23,4 anni a 22,9 anni” (vedi anche Fisco immobili non locati).

A crescere è il dato relativo al tasso medio della prima rata, che è passato dal 3,37 per cento al 4,25 per cento. Alla base di tale incremento, la discesa dell’Euribor, compensata dall’aumento dello spread sui finanziamenti bancari. “I mutui continuano ad essere per larga misura a tasso variabile” – ha affermato in proposito Daniele Mancini, amministratore delegato di Casa.it – il variabile infatti rappresenta il 60% dei mutui erogati e la percentuale è in crescita, il 6% in più di un anno fa. Un comportamento che rischia di essere un po’ pericoloso, quando i tassi prima o poi riprenderanno a salire”.

Per il 2013, considerato che il credito immobiliare dovrebbe continuare a scarseggiare, non dovrebbero subire alcuna battuta d’arresto l’emorragia delle compravendite. A fine febbraio la domanda è in calo del 9 per cento su base annua, mentre cresce del 13 per cento il numero di immobili in vendita (nuovi ed esistenti). “Il punto è che le due esigenze non si incontrano e per il momento non vedo schiarite all’orizzonte: per tutto l’anno temo che continuerà questa tendenza, accompagnata da prezzi ancora un po’ in discesa. Solo con il 2014 vedremo ripartire le compravendite” – ricorda ancora Mancini (vedi anche Compravendite in calo del 26%).

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