Focus sull’immobiliare cinese – dic 2009

di Redazione Commenta

Cina, il mercato immobiliare continua a crescere a ritmi vertiginosi, e anche la Banca Mondiale lancia un nuovo allarme.

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Alcuni economisti della Banca Mondiale hanno affermato negli scorsi giorni che il mercato immobiliare cinese sarebbe caratterizzato da un trend speculativo ben più significativo di quello che traspare dai numeri ufficialmente forniti in merito; la situazione, in altri termini, sarebbe sotto dimensionata rispetto al reale scenario, con evidenti influenze sugli aspetti comportamentali degli operatori.

Il governo cinese ha pubblicato recentemente un’analisi che dimostra come i prezzi delle proprietà immobiliari locali hanno ottenuto un rialzo dei valori ai massimi livelli, con un ritmo di crescita mai riscontrato negli ultimi diciotto mesi. Per evitare spiacevoli situazioni a livello di sistema, le autorità del Paese asiatico hanno richiesto ufficialmente agli istituti di credito di incrementare in maniera congrua le riserve a fronte dell’esplosione dei finanziamenti immobiliari.

Stando ai dati ufficiali, infatti, durante il mese di dicembre i prezzi delle proprietà immobiliari residenziali e commerciali avrebbero subito un incremento del 7,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel mese di novembre, invece, l’incremento su base annua si fermò ad un pur significativo 5,7%.

In alcune aree – come quella di Shanghai – i prezzi delle proprietà di maggior pregio sono praticamente raddoppiate nell’arco di dodici mesi, fino a toccare i 15 mila dollari al metro quadro per la Casa Lakeview, un progetto sviluppo dalla società Shui On Land, del miliardario di Hong Kong, Vincent Lo.

Sul fronte dei volumi di compravendita, i dati ufficiali parlano invece di una crescita delle unità vendute pari al 75,5%, per un’entità complessiva di 4,4 trilioni di yuan. Il dinamismo maggiore si è registrato a Zhejiang e Shanghai, che si sono rivelate essere anche le locomotive dei nuovi finanziamenti immobiliari ipotecari, che nel 2009 hanno superato i 9,5 trilioni di yuan.

Ricordiamo che in data 12 gennaio la Banca Centrale ha innalzato i requisiti per le riserve bancarie, per la prima volta dal giugno del 2008.

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