Immobiliare USA settembre 2012

di Redazione Commenta

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Negli Stati Uniti continuano ad arrivare segnali evidentemente positivi sullo stato di salute del locale real estate. Secondo quanto affermano le fonti statistiche ufficiali, nel corso del mese di settembre i prezzi delle abitazioni sono aumentati per il settimo mese consecutivo, registrando un incremento del 5 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Scorrendo le serie storiche, rileviamo come l’incremento conseguito nel nono mese del 2012 sia quello più forte dal giugno del 2006 ad oggi.

“I prezzi” – afferma la Corelogic per voce di Anand Nallathambi, suo amministratore delegato – “stanno rispondendo al miglioramento delle condizioni del mercato, quali la riduzione dell’invenduto e una maggiore domanda. Ci sono chiari segni di stabilizzazione che potrebbero indicare una graduale ripresa del comparto residenziale”.

Sempre secondo la società, a ottobre il costo degli immobili potrebbe esser cresciuto ulteriormente. Anche se non siamo ancora in possesso delle stime ufficiali, Corelogic afferma che l’incremento del decimo mese potrebbe esser stato addirittura più dinamico di quello di settembre, con una variazione su base annua che ha toccato il 5,7 per cento rispetto allo stesso mese del 2011 (qui il nostro focus sugli investimenti immobiliari degli italiani all’estero).

Ancora, Mark Fleming, capo economista della stessa società, ha ricordato come gli utili realizzati dalla vendita di case sarebbero stati particolarmente elevati negli Stati in cui è esplosa una bolla immobiliare e in quelli che ospitano industrie ad elevato consumo energetico: tra i casi più eclatanti, quelli dell’Arizona (+ 18,7 per cento), Idaho (+ 13,1 per cento), Nevada (+ 11,0 per cento), Hawaii (+ 8,9 per cento) e Utah (+ 8,7 per cento).

I cali dei prezzi delle abitazioni sono stati invece riscontrati solamente negli Stati del Connecticut (- 0,2 per cento), Kentucky (- 0,4 per cento), Delaware (- 0,5 per cento), Alabama (- 1,3 per cento), New Jersey (- 1,8 per cento), Illinois (- 2,3 per cento) e Rhode Island (- 3,5 per cento).

Nel corso dei prossimi mesi continueremo a monitorare l’andamento del comparto.

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