Le tasse sulla casa? Il dubbio è che non finiranno mai

di Redazione 1

Spread the love

Le tasse sulla casa, per quanto tutti i governi ne annuncino la riduzione, persistono e sono uno strumento di sostentamento per le amministrazioni locali. Anche a Cernobbio Renzi promette che da qui al 2018 ci sarà una riduzione delle tasse, ecco invece i timori della CGIA di Mestre. 

La CGIA di Mestre sembra remare contro l’ottimismo del premier e in questi giorni ha pubblicato un comunicato stampa in cui manifesta i timori legati all’aumento delle tasse. Il problema è che agli introiti legati alle tasse sulla casa non si può rinunciare con tanta leggerezza. La prima parte del comunicato della CGIA con le parole del presidente spiega:

I primi nodi stanno arrivando al pettine. Entro la fine di questo mese dovranno essere emanati due provvedimenti legislativi per sterilizzare altrettante clausole di salvaguardia per un importo complessivo di 1,4 miliardi di euro.

Diversamente, fa sapere l’Ufficio studi della CGIA, dal primo ottobre scatteranno gli aumenti delle accise sui carburanti e degli acconti di novembre di Irap e Ires sulle imprese.

Dichiara Paolo Zabeo della CGIA:

“Siamo certi che il Governo Renzi non avrà problemi a reperire questi 1,4 miliardi di euro. Molto più difficile – prosegue – sarà recuperarne altri 16 per sterilizzare gli effetti economici delle clausole di salvaguardia per l’anno venturo. Risorse che l’esecutivo dovrà individuare entro la fine di quest’anno, probabilmente con la prossima legge di Stabilità. Pertanto, va benissimo togliere le tasse sulla prima casa. Tuttavia, è necessario essere chiari e dire dove si troveranno le coperture per scongiurare l’aumento dell’Iva, delle accise e degli acconti Irap/Ires, per abolire la Tasi ed eventualmente anche l’Imu sull’abitazione principale e, infine, per scongiurare la riduzione delle detrazioni e deduzioni fiscali”.

Commenti (1)

  1. Al di là di tutto quello che viene promesso e che ci raccontano, in questi anni le tasse sulla casa hanno addirittura subito un’impennata, la gente ormai non crede più alle promesse ed agli annunci, vuole vedere fatti concreti e che le parole arrivino dopo i fatti, non prima..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>