Mercato immobiliare Bologna 2013

di Redazione Commenta

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Il mercato immobiliare di Bologna è fermo, e l’avvio del 2013 non sembra lasciare spazio all’ottimismo tra gli operatori di settore. Secondo quanto affermato da Confabitare, sulla provincia di Bologna, il crollo delle compravendite sarebbe stato pari al 30 per cento nel corso del solo quarto trimestre 2012, e del 35 per cento su base annua. Leggermente migliore l’andamento del comparto locativo, a parziale soddisfazione di chi segue il business degli affitti.Complessivamente, prosegue Confabitare, nel corso degli ultimi sei anni le compravendite nel settore residenziale e non residenziale si sarebbero contratte del 50%, generando pertanto l’impressione di un mercato immobiliare pressochè stagnante.

“Delle circa 10mila compravendite effettuate in città e provincia a fine anno il 90% sono relative a transazioni di abitazioni, mentre la rimanente quota è ripartita tra il settore terziario, commerciale e produttivo” – ricordava il quotidiano La Repubblica, nella sua edizione bolognese, segnalando come – “Fa eccezione il mercato delle locazioni, dove i contratti stipulati e la domanda di affitti sono stabili anche se sui livelli bassi raggiunti a fine 2011” (vedi anche Mercato immobiliare Latina 2012).

Dalle pagine dello stesso quotidiano cerca di fornire una spiegazione puntuale Alberto Zanni, presidente dell’associazione, che afferma come “nel complesso il segmento locativo bolognese è meno penalizzato dalla congiuntura e la domanda immobiliare si è in parte spostata verso questo mercato: i canoni calano ma con una minore intensita’ rispetto ai prezzi delle compravendite, i tempi medi della locazione si riducono, a fronte di un allungamento anche fino a 12 mesi per le compravendite. Per contro il mercato della proprietà è stato investito da un allungamento dei tempi medi di vendita e da una nuova flessione dei valori delle compravendite che, se sommate a quelle precedenti, determina un calo in conto capitale dei prezzi rispetto ai picchi del 2008, del 20% per le abitazioni, del 15% per gli uffici e dell’12,3% per i negozi” (vedi anche Immobiliare uffici Milano 2013).

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