Mutui alle famiglie, dinamica sostenuta

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In materia di concessione di finanziamenti alle famiglie, da parte del sistema bancario italiano, il nostro Paese anche nei primi quattro mesi del 2011 si è confermato leader tra i principali Paesi europei. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nell’Outlook Mensile giugno 2011, sottolineando altresì come, a fronte di una dinamica sostenuta dei finanziamenti alle famiglie, le Regioni leader in tal senso nei primi quattro mesi del corrente anno sono state la Basilicata, il Lazio, il Molise, la Regione Abruzzo e le Marche. La tendenza sostenuta dei finanziamenti alla famiglie è tra l’altro frutto di una dinamica positiva per i mutui concessi con la finalità di acquisto di abitazioni. Questo significa, secondo l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), che nonostante l’evoluzione incerta del quadro economico, la propensione delle famiglie ad investire nel mattone rimane sostenuta anche per effetto della dinamica favorevole dei tassi di interesse.

Sebbene, rispetto ai mesi scorsi il costo del denaro sia più alto, infatti, i tassi applicati sui mutui sono ancora sensibilmente inferiori alla media storica ed in particolare nel periodo dall’entrata in vigore dell’euro e fino ad oggi. Insomma, crisi o non crisi in Italia le famiglie continuano a vedere il mattone, e quindi le case, le prime e le seconde, magari per le vacanze, come un vero e proprio “bene rifugio” in linea con una tendenza che oramai è di lungo termine.

L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha tra l’altro fornito anche il dato sullo stock complessivo di finanziamenti, che nel primo trimestre del 2011, relativamente alle sole famiglie consumatrici, si è attestato a 502,3 miliardi di euro; trattasi di un controvalore che individua un tasso di crescita anno su anno pari a ben il 7,6%. Questo conferma che, rispetto agli anni più bui della crisi finanziaria ed economica, le banche sono tornate a concedere credito alle famiglie sebbene chiaramente in un’ottica di selettività e di controllo del rischio.

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