Patrimonio immobiliare nel redditometro – Cassazione e Agenzia Entrate

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Con la circolare 24/E l’Agenzia delle Entrate è tornata a disciplinare la rilevanza delle spese per incrementi patrimoniali all’interno del redditometro. L’orientamento espresso dall’amministrazione finanziaria sembra essere integrativo rispetto a quanto espresso recentemente dalla Corte di Cassazione, che propone un approccio parzialmente differente al tema.

Incrementi patrimoniali nel redditometro

In particolare, stando a quanto affermato dalla circolare 24/E del 31 luglio 2013, a rilevare ai fini del redditometro sarebbe l’ammontare degli investimenti effettuati nell’anno, meno l’ammontare dei disinvestimenti effettuati nell’anno e quelli netti dei quattro precedenti l’acquisto, come da risultanze dell’Anagrafe tributaria eventualmente corrette nel contraddittorio.

Di contro, ai fini della determinazione della spesa per incrementi patrimoniali, funzionale alla determinazione sintetica del reddito (da redditometro), per la Cassazione (ordinanza n. 16334 del 28 giugno 2013), il prezzo versato per l’acquisto di un bene si deve presumere, fino a prova contraria il cui onere grava sul contribuente, corrispondente al valore definitivamente attribuito a tale bene ai fini dell’imposta di registro.

Ricordiamo in tal merito che se il contribuente non riesce a fornire questa prova contraria, l’Ufficio delle Entrate potrà legittimamente utilizzare questo ultimo valore nell’ambito di un accertamento sintetico del reddito delle persone fisiche, con tale valore che sarà pertanto rappresentativo di uno degli elementi da considerare ai fini del calcolo del reddito complessivo sinteticamente accertabile in capo al contribuente (tra i nostri approfondimenti su questo tema, vi consigliamo di consultare altresì il rapporto che sussiste tra immobili e redditometro, del quale parlammo già diversi anni fa).

Spese e investimenti nel redditometro

Particolarmente ampia è la categoria di beni e di spese contemplate dal redditometro. Stando alla tabella A dm 24 dicembre 2012, infatti, figurano gli investimenti per fabbricati e terreni, autoveicoli e motoveicoli, caravan e minicar, natanti, imbarcazioni e aeromobili, polizze assicurative (investimento, previdenza, vita), contributi previdenziali volontari, azioni, obbligazioni, conferimenti, finanziamenti, pronti contro termine, ecc, oro, numismatica, filatelia, manutenzione straordinaria unità abitative, donazioni ed erogazioni liberali, e così via.

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