Pignoramenti 2012: ecco come è andata

di Redazione Commenta

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Il 2012 è stato un anno molto duro sul fronte dei pignoramenti. Stando a quanto hanno recentemente comunicato la Adusbef e la Federconsumatori sulla base dei dati raccolti nei principali Tribunali alla data del 30 settembre 2012, con proiezione alla fine dello scorso anno, i pignoramenti sarebbero cresciuti dai 37.347 del 2011 agli attuali 45.859 unità, con un aumento del volume di provvedimenti che ha superato la soglia delle 8.500 unità.

Le esecuzioni immobiliari e i pignoramenti sono così cresciuti del 22,8 per cento, coinvolgendo circa 46 mila famiglie. Nel corso dei soli ultimi cinque anni i provvedimenti sarebbero raddoppiati con – si legge nel report formulato dalle due associazioni dei consumatori – “circa 100.000 case mandate all’asta”.

Ad emergere sono sicuramente i Tribunali di Milano e Roma, che hanno avuto il numero maggiore tra esecuzioni immobiliari e pignoramenti. A seguire Torino, con un incremento di 837 unità e 3.471 pignoramenti. Tuttavia, se dal fronte assoluto ci trasferiamo al campo delle proporzioni relative, in termini percentuali è l’area di Prato a collocarsi al primo posto nella graduatoria del 2012, con un incremento superiore al 50 per cento, davanti alla crescita di Bolzano, con il 44,3 per cento (vedi anche Pignoramenti case Milano).

Dal rapporto emerge altresì come la crescita dei pignoramenti sia cresciuto fortemente soprattutto dal 2008, con un picco massimo del 31,8 per cento, contro una media del 23 per cento nel 2006 e nel 2007. Stando alle prime stime preliminari, nel corso del 2013 il trend dovrebbe proseguire in maniera ancora negativa, prima di svoltare in una fase di rallentamento e di stabilizzazione, probabilmente già nel corso dei primi mesi del 2014 (vedi anche Sospensione pignoramenti).

Nel corso delle prossime settimane torneremo ancora diffusamente sull’argomento dei pignoramenti e dei provvedimenti esecutivi, andando a monitorare l’evoluzione dei nuovi dati statistici infrannuali sul 2013. L’impressione è comunque quella di un ulteriore prolungamento del forte volume di procedure esecutive, a completamento di un periodo di crisi evidentemente drammatico.

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