Regno Unito, stabilizzazione nelle erogazioni mutui

di Redazione Commenta

Secondo la Bank of England, il volume dei finanziamenti immobiliari ipotecati in Inghilterra è oramai prossimo a stabilizzazione.

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La Bank of England, in alcune comunicazioni preliminari ai dati ufficiali che verranno rilasciati tra breve, sostiene che i sei istituti di credito più grandi del Paese hanno raggiunto un livello di erogazioni di finanziamenti immobiliari che sfiora la soglia massima da un anno a questa parte, prevedendo – inoltre – che nel corso dei prossimi mesi il trend di concessione dei mutui ipotecari rimarrà stabile.

Il numero dei finanziamenti immobiliari ipotecari concessi per favorire l’acquisto di una proprietà ad uso abitativo sono infatti stati pari a 62 mila unità nel corso del mese di dicembre, contro i 63 mila del precedente mese di novembre.

Nel comunicato stampa diffuso qualche giorno fa, l’istituzione monetaria inglese sostiene che, sulla base dell’analisi condotta con i principali istituti di credito erogatori di mutui, la domanda di finanziamento immobiliare dovrebbe rimanere su questi livelli anche nel corso dei prossimi mesi, sebbene – emerge dallo stesso comunicato – i soggetti eroganti manterrebbero grande cautela nel considerare in maniera eccessivamente ottimistica tale elemento.

Come già accaduto in passato, ricordiamo che i dati diffusi dalla Bank of England fanno riferimento all’analisi dei comportamenti di sei soli operatori. Si tratta del Banco Santander SA, di Barclays Plc, di HSBC Holdings Plc, del Gruppo Lloyds Banking, di Nationwide Building Society e del Royal Bank of Scotland Group Plc.

Per quanto parziali, questi dati vengono tuttavia considerati come molto attendibili, visto e considerato che i sei istituti di credito sopra citati producono finanziamenti immobiliari ipotecari per circa il 70% dei mutui complessivamente erogati in Inghilterra alla fine del 2008.

Per quanto concerne infine l’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, rispetto al picco massimo toccato nell’estate del 2008 i valori medi sono ancora in ribasso di circa il 20%, con previsioni non totalmente ottimistiche circa una ripresa nel brevissimo e nel medio termine.

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