Repubblica Ceca, nuovi appartamenti in calo del 14,3%

di Redazione Commenta

I dati dell'Istituto Nazionale di Statistica della Repubblica Ceca dimostrano flessione del 14,3% nell'avvio di nuovi cantieri.

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Nel 2009, in Repubblica Ceca, sono stati avviati cantieri per la realizzazione di 37.319 appartamenti, con un calo su base annua pari al 14,3%. I dati sono stati diramati nel corso degli scorsi giorni in un report pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica locale, e sarebbero in linea con le aspettative degli analisti, parte dei quali attendeva tuttavia una flessione su base annua di proporzioni inferiori.

Sempre secondo gli elementi riportati nel report ad opera dell’Istituto Nazionale di Statistica, inoltre, il valore complessivo dei nuovi edifici avviati nel corso dell’anno avrebbe subito un decremento ancor più significativo, pari al 26,4% rispetto al dato riscontrato durante l’anno precedente.

Ma quali sono le ragioni di questa contrazione nell’attività del settore delle costruzioni immobiliari? Gli osservatori locali non sembrano nutrire grandi dubbi, e – al di là della contribuzione offerta dai previsti cambiamenti nell’imposizione dell’IVA, che hanno di fatto indotto lo spostamento temporale di alcune operazioni – la motivazione principale sembra riconducibile all’effetto della grave crisi economica che ha colpito l’area.

Per quanto riguarda invece lo spaccato regionale dei dati relativi all’andamento del settore ora in oggetto, l’Istituto non offre grandi sorprese, rivelando come la regione più proficua in tal senso sia stata quella di Stredocesky, con un numero complessivo di edifici pari a 7.516 unità. A seguire, la sempre prolifica zona di Praga, con un numero di edifici di poco superiore alle 5.700 unità. Dall’altro capo della lista, si trova invece la regione di Karlovarsky, con soli nuovi 845 edifici.

Infine, un rapido sguardo al futuro a breve termine. Nel 2010 è prevista un’attenuazione del fenomeno che ha contraddistinto l’intero 2009, che tuttavia dovrebbe prolungare i propri strascichi negativi anche nell’anno in corso. Miglioramenti più sensibili dovrebbero comunque notarsi entro la fine dell’estate o, secondo alcune analisi più ottimistiche, già nel corso della primavera.

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