Stati Uniti, beneficio fiscale ha impattato solo su volumi

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Negli Stati Uniti il beneficio fiscale dell'amministrazione Obama avrebbe prodotto effetti solo nei confronti del volume della domanda, ma non sui prezzi.

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Secondo quanto dichiarato da Douglas Duncan, chief economist della Fannie Mae, uno degli istituti finanziatori più importanti degli Stati Uniti, il beneficio fiscale predisposto dall’amministrazione statunitense avrebbe avuto un impatto solamente sui volumi di domanda nel mercato immobiliare nordamericano, senza tuttavia produrre gli effetti sperati su ciò che concerne i prezzi di contrattazione e di conclusione delle compravendite.

Più esattamente, Douglas Duncan – che è intervenuto alla conferenza della National Association of Real Estate Editor che si è svolta recentemente in Texas, ad Austin – si è espresso sostenendo che “il beneficio fiscale temporaneo ha semplicemente spinto in avanti la domanda” di settore, divenendo incapace di produrre quelle variazioni nei prezzi delle proprietà immobiliari utili per ravvivare in maniera più efficiente il mercato.

Ricordiamo che per diventare beneficiari del credito fiscale, gli acquirenti avrebbero dovuto concludere un preliminare di vendita entro il 30 aprile, completando l’acquisto entro il 1 luglio dell’anno. Queste scadenze hanno ovviamente prodotto un’accelerazione a concludere le trattative proprio in prossimità della prima scadenza del 30 aprile, e successivamente hanno gonfiato le richieste di finanziamenti nei giorni successivi.

Gli incrementati volumi di domanda, ha poi proseguito Duncan, hanno “creato alcuni apprezzamenti nei prezzi” che tuttavia “non sono supportabili nel lungo termine”.

La Conference Board ha a tal proposito dichiarato che la percentuale di persone che hanno in mente di acquistare una casa nei prossimi sei mesi è calato di 1,9 punti percentuali durante il mese di maggio, dopo aver toccato un livello massimo degli ultimi sette mesi pari a 2,8 punti percentuali durante il mese di marzo.

Le vendite di case usate hanno invece subito un incremento di 7,6 punti percentuali a 5,77 milioni di unità annualizzate nel corso del mese di aprile, il livello più elevato degli ultimi cinque mesi (dati National Association of Realtors).

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