Stati Uniti, Greenspan lancia allarme sul mercato immobiliare

di Redazione Commenta

Secondo Greenspan un ulteriore peggioramento del mercato immobiliare potrebbe condurre l'economia statunitense verso una nuova recessione.

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Il chairman della Federal Reserve Alan Greenspan ha dichiarato che il rallentamento della ripresa economica statunitense equivarrebbe a definire una “quasi-recessione” l’attuale scenario, e che il peggioramento di alcune variabili di primo piano (come l’andamento del mercato immobiliare), potrebbe spingere questo trend a peggiorare ulteriormente, fino a sfociare in un nuovo scenario recessivo.

L’allarme di Greenspan è riferito soprattutto all’attuale momento vissuto dal real estate a stelle e strisce. Se i prezzi delle case dovessero diminuire ancora – ha infatti precisato l’economista – una nuova recessione potrebbe davvero essere possibile. Nel corso dell’ultimo anno, ha poi aggiunto Greenspan, i valori commerciali delle proprietà immobiliari ad uso abitativo non hanno dato grandi segni di ripresa, contrariamente a quanto sarebbe stato necessario.

Il rallentamento della crescita economica, in altri termini, unico con un deludente andamento dell’attività immobiliare, potrebbe fare da anticamera al ritorno di scenari ben peggiori dell’attuale. Greenspan si è anche soffermato su un potenziale intervento governativo a supporto del settore, ricordando quali siano gli effetti negativi vissuti dal mercato in seguito alla scadenza del beneficio fiscale precedentemente previsto dalle autorità locali.

Secondo il report periodico condotto da S&P / Case – Shiller, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nelle principali 20 aree metropolitane degli Stati Uniti sarebbero cresciuti di 4,6 punti percentuali nel mese di maggio. Tuttavia il report si riferisce a un periodo “vecchio” di due mesi, e le principali stime sul mese di giugno e su quello di luglio sembrano essere molto meno ottimiste.

È altresì probabile che il dato di maggio risenta ancora del termine del bonus fiscale sopra ricordato (scaduto il 30 aprile 2010), e che la situazione nel corso dei prossimi trimestri vada a deteriorarsi. In flessione piuttosto netta anche il volume annualizzato di compravendite realizzate nel Paese nordamericano, e il volume di finanziamenti immobiliari concessi dagli istituti di credito americani.

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