Stati Uniti, picco di lavori nei cantieri

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Stati Uniti, si registra un picco di lavori nei cantieri con l'avvicinamento della scadenza del 30 giugno 2010.

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Secondo quanto riporta la stampa americana, nei cantieri locali i lavori starebbero seguendo dei ritmi sempre più stringenti, con turni di intensità raramente riscontrata nel corso degli ultimi tre anni. Il motivo è abbastanza semplice: è necessario infatti completare i lavori entro la fine del mese di giugno per permettere agli acquirenti di poter usufruire del noto beneficio fiscale pari a 8 mila dollari per le prime case.

Ricordiamo infatti che, per ravvivare il mercato immobiliare locale, l’amministrazione governativa Obama predispose un bonus di 8 mila dollari per gli acquirenti di una proprietà immobiliare da destinare come prima abitazione. Il requisito era tuttavia quello di siglare un contratto (anche preliminare di vendita) entro il 30 aprile, e formalizzare la transazione definitiva entro il 1 luglio del 2010.

Quanto sopra sta conducendo le società di costruzione americana ad accelerare i tempi di chiusura dei cantieri, affinchè lo sfruttamento del beneficio di cui sopra (che ha indotto, a sua volta, tantissimi acquirenti ad affrettarsi nella conclusione di un compromesso di vendita) non vada sprecato negli argini temporali della burocrazia.

La situazione è tuttavia più complessa del previsto. Un numero significativo di società di costruzioni ha ammesso di avere difficoltà nel rispetto temporale delle consegne, e questo potrebbe creare numerosi malcontenti da parte di coloro che hanno richiesto il beneficio fiscale, con possibili conseguenti richieste di risarcimento ai danni delle società del settore.

Per questo motivo il Senato degli Stati Uniti d’America potrebbe discutere una proroga temporale di tre mesi al termine del 1 luglio, consentendo così alle società di costruzione di poter terminare i lavori in tempi più congrui, e agli acquirenti di una prima casa di non perdere il tanto desiderato bonus, che ha gonfiato le vendite di nuovi appartamenti del 30% nel mese di marzo, e del 15% nel mese di aprile, che hanno rappresentato il boom di vendite di case più importante dal 1963 (dati del Dipartimento del Commercio americano).

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