Immobili non dichiarati: regolarizzazione spontanea in scadenza

di Redazione Commenta

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Scade il 30 aprile 2011 la regolarizzazione spontanea dei fabbricati non dichiarati ed ex rurali. A ricordarlo è l’Agenzia del Territorio dopo che è stata messa in atto, su tutto il territorio nazionale, con l’esclusione delle Province di Bolzano e di Trento, l’identificazione delle cosiddette “case fantasma”, ovverosia immobili che non risultano dichiarati al Catasto. Al fine di incentivare la regolarizzazione di questi immobili fantasma, sono state pianificate delle apposite campagne informative. Regolarizzando l‘immobile, infatti, il cittadino evita poi di andare a pagare le sanzioni e gli oneri previsti dalla Legge nel momento in cui, in sua sostituzione, dovesse intervenire proprio l’Agenzia del Territorio. In questi giorni, tra l’altro, sta passando sulle reti nazionali uno spot che trasmette al cittadino, in materia di regolarizzazione degli immobili al catasto, un messaggio tanto semplice quanto diretto. Il tutto fermo restando che anche per l’anno in corso prosegue quell’attività, partita nel 2007, di individuazione dei fabbricati che non risultano dichiarati al Catasto.

Nel caso in cui il cittadino non regolarizzi spontaneamente l’immobile fantasma, a suo carico poi, oltre alle sanzioni ed agli oneri di Legge, scatta comunque la cosiddetta “rendita presunta“. I proprietari di questi immobili, tra l’altro, hanno potuto beneficiare di ben quattro mesi di proroga rispetto alla scadenza originaria che era stata infatti fissata al 31 dicembre del 2010.

In futuro, per chi non si sarà messo in regola, emergerà tra l’altro il problema relativo a quelle case che comunque non sono sanabili, in quanto abusive. Questi immobili in Italia, sparsi un po’ su tutto il territorio nazionale, di certo non sono pochi, e la loro demolizione, semmai si decidesse in tal senso, attiverebbe problematiche di natura sociale in un contesto caratterizzato da scarsi investimenti nell’edilizia residenziale pubblica. Trattasi di centinaia di migliaia di famiglie che, pur essendo nel torto, in quanto all’interno di una casa abusiva, si ritroverebbero dall’oggi al domani senza un tetto.

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