Cresce il numero di immobili invenduti

di Redazione Commenta

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Stando a quanto affermato dal Report immobiliare urbano presentato Fiaip, Federazione italiana agenti immobiliari professionisti, il 2012 avrebbe costituito un altro anno orribile per il mercato delle case, con un calo delle compravendite immobiliari pari al17,22, e una flessione dei prezzi delle abitazioni pari all’11,98 per cento. L’immobiliare, nonostante quanto sopra, avrebbe comunque garantito una resa migliore rispetto ad altri investimenti.

A darne commento è Mutui Online, che di fatti ricorda come “nonostante la contrazione delle vendite di abitazioni si sia verificata uniformemente su tutto il territorio nazionale (secondo i dati Fiap dall’inizio della crisi il mercato ha registrato una diminuzione degli scambi di oltre il 40%), paragonato con le principali forme di investimento, come ad esempio i titoli bancari, il mercato del mattone rimane quello che ha dimostrato una “tenuta” migliore durante il periodo di crisi: infatti, sempre secondo la federazione degli agenti immobiliari, la tanto temuta “bolla” immobiliare è ancora lontana dal realizzarsi anche grazie ad una “domanda consolidata” che ha aiutato a contenere un ribasso dei prezzi di mercato”.

Per quanto concerne le unità abitative più compravendute nel 2012, le tipologie più gettonate sono state i trilocali (39%), seguono i bilocali (22%) e monolocali (6%). “Anche se leggermente in flessione rispetto all’anno precedente, il ricorso al sistema creditizio rimane una consuetudine per gran parte di coloro intendono comprare casa: nel 2012 il 43% delle compravendite è stato effettuato attraverso un finanziamento” – aggiungeva ancora Mutui Online, uno dei principali operatori di settore – “I numerosi immobili rimasti invenduti rappresentano comunque una opportunità per coloro che sono ancora alla ricerca di una casa: la grande offerta di appartamenti non solo permette di confrontare un ventaglio di proposte maggiore rispetto a qualche anno fa, ma sono aumentate anche le possibilità di strappare un prezzo di acquisto più basso rispetto al passato” (vedi anche Immobili invenduti 2012).

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