Assicurazioni mutui, utili compagnie in calo

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I dati trimestrali di PMI Group Inc., uno dei principali assicuratori mutui degli Stati Uniti, si rivelano ancora negativi, per il 10mo periodo consecutivo.

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Tra i tanti indicatori del cattivo andamento del mercato immobiliare statunitense, uno di questi è sicuramente rappresentato dai dati trimestrali delle compagnie che fanno delle assicurazioni sui finanziamenti immobiliari il proprio core business. Per tale ragione, ogni tanto sulle pagine di Io Compro Casa vi aggiorniamo sul trend dei dati di bilancio dei principali operatori di settore, che anche questo mese non denotano riprese particolarmente significative.

PMI Group Inc., uno dei principali assicuratori mutui americani, ha appena pubblicato i dati trimestrali relativi alla fine del 2009: come largamente atteso dagli analisti, la compagnia ha dovuto denunciare la presenza di un’altra perdita di periodo, rappresentante il decimo bilancio trimestrale che il gruppo è costretto a chiudere con un segno negativo, allontanando così la ripresa di vigore dell’ultima riga del conto economico.

La perdita trimestrale è infatti stata pari a 228,2 milioni di dollari, provocati in buona parte dalle insolvenze di numerosi mutuatari, in arretrato con i pagamenti delle rate dei finanziamenti immobiliari. La perdita di fine anno è più ampia di quella registrata nello stesso periodo dell’anno precedente: nel quarto trimestre 2009, infatti, la perdita è stata pari a 2,76 dollari per azione, contro i 2,19 dollari per azione (178,8 milioni di dollari complessivi) conseguiti nel quarto trimestre del 2008.

Come detto, PMI Group Inc. – così come i principali concorrenti negli Stati Uniti, e non solo – hanno dovuto fare i conti con un deteriorato andamento dei pagamenti delle rate dei finanziamenti immobiliari. Gli istituti di credito finanziatori sono infatti rientrati in possesso di un volume di case pari a 2,82 milioni di unità nel 2009, per un record che dovrebbe essere battuto nell’anno in corso, quando i pignoramenti dovrebbero eccedere quota 3 milioni di unità.

Le agenzie di rating, pur non lanciando allarmismi nel medio periodo, non sono inoltre ottimiste circa un recupero nel brevissimo termine delle buone performance economico – finanziarie. Per tale ragione Moody’s ha scelto di tagliare il proprio rating sulla forza finanziaria di PMI Group di due livelli, portando la valutazione da Ba3 a B2 nel corso del mese di febbraio.

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