Casa Toscana: servono aiuti a giovani e famiglie di nuova formazione

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Anche in Toscana, così come in molte altre parti d’Italia, la crisi finanziaria ed economica ha accentuato ancor di più, se ce ne fosse bisogno, l’emergenza abitativa. Questo accade in concomitanza con il taglio dei trasferimenti dello Stato alle Regioni, ed in un contesto caratterizzato, tra l’altro, da migliaia di cittadini in graduatoria che sono ancora in attesa di vedersi assegnata una casa popolare.

Per questo Salvatore Allocca, assessore al welfare e politiche per la casa della Regione Toscana, ha dichiarato che nonostante i tagli al fondo nazionale affitti la Regione farà ogni sforzo per andare ad incrementare le risorse e dare sostegno alla domanda abitativa di chi non può permettersi una casa in locazione sul mercato libero a partire dai giovani e passando per le famiglie di nuova formazione.

L’intervento dell’Assessore regionale Allocca è giunto in concomitanza con una proposta presentata in materia di “Erp”, edilizia residenziale pubblica, dalle opposizioni, ed in particolare dalla Lega Nord che, nello specifico, chiede che per l’accesso alle graduatorie delle case popolari il vincolo minimo della residenza venga innalzato a ben 7 anni. Ebbene, l’Assessore Allocca ha bollato tale proposta come sia inefficace, sia propagandistica in quanto il problema non è legato al fatto di essere o meno inseriti in graduatoria, ma di riuscire poi ad ottenere a tutti gli effetti l’alloggio.

Per il 2011, in accordo con quanto dichiarato proprio dall’assessore Allocca, la Regione Toscana ha pianificato investimenti per complessivi 180 milioni di euro, dei quali solamente 30 milioni di euro risultano essere di provenienza statale. In virtù delle esigue risorse statali, l’Assessore ha di conseguenza invitato le opposizioni non a chiedere l’aumento del vincolo della residenza per ottenere le case popolari, ma a battersi affinché a livello nazionale il Ministero competente non metta in atto una riduzione delle risorse da destinare alle Regioni.

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