Cina, Jones Lang LaSalle ritiene opportune nuove misure più rigide

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In Cina le misure intraprese al fine di scongiurare incredibili aumenti dei prezzi delle case non saranno sufficienti.

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Il governo cinese ha oramai approntato una nuova fascia di misure restrittive sul mercato immobiliare, al fine di scongiurare la formazione di una incontrollabile bolla di settore, generata dagli atteggiamenti speculativi di investitori locali e stranieri, indotti a impiegare denaro nel mercato real estate a causa del conveniente trend di crescita dei valori commerciali.

Secondo quanto riprotato da Colin Dyer, chief executive officer di Jones Lang LaSalle, il governo del Paese asiatico dovrà tuttavia ben presto metter mano a nuove misure in grado di incidere più fortemente nell’andamento dei prezzi delle case cinesi, considerato che quelle attuali non sono state in grado di produrre i benefici sperati.

Il CEO di Jones Lang LaSalle sostiene infatti durante un’intervista concessa a Bloomberg che “i perzzi non sono calati nonostante l’applicazione delle vigenti iniziative” e che, senza grandi dubbi, “il governo incrementerà tali misure perchè è determinato a provocare un declino dei prezzi”.

Intanto, dati ufficiali confermano che le transazioni immobiliari nelle principali metropoli cinesi non sono affatto calate dal mese di luglio a quello di agosto, conseguendo invece un incremento quasi intensificato dopo l’approvazione di quegli interventi di aprile effettuati per scongiurare ulteriori spinte speculative.

I prezzi delle proprietà ad uso abitativo sono invece cresciuti di 10,3 punti percentuali nelle 70 città più importanti del Paese durante il mese di luglio. Ancora pochi giorni, e si avranno a disposizione i dati consuntivi e revisionati per il mese di agosto.

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