Ecco come non investire nell’immobiliare

di Redazione Commenta

Il Cosmopolitan della Deutsche Bank è l'investimento più dispendioso mai effettuato a Las Vegas da parte di un singolo soggetto finanziatore.

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Leggiamo su Bloomberg il classico esempio di investimento immobiliare nato male, e sviluppato in maniera possibilmente ancor più negativa. Una situazione quasi comica, se non fosse che dietro l’impiego milionario di uno degli istituti di credito più importanti d’Europa, si cela un dispendio di risorse difficilmente recuperabili nei tempi e nei modi stabiliti dal progetto originario.

Pare infatti che il Cosmopolitan Resort & Casino, un complesso faraonico che dovrebbe sorgere a Las Vegas per opera del supporto finanziario Deutsche Bank AG, si sia candidato – con successo – a impiego più dispendioso della città da parte di un singolo investitore.

Il complesso di Deutsche Bank sta infatti costando, per ora, ben 2 miliardi di dollari in più di quanto precedentemente previsto nel piano originario, ed è 2 anni in ritardo sul programma dei lavori. Tutto qua? Non proprio.

Perché oltre ad assorbire denaro e tempo, la realizzazione del Cosmopolitan sta cercando di assorbire anche l’acqua fuoriuscita da una falda accidentalmente incontrata durante i lavori nell’area.

Deutsche Bank si trova pertanto tra le mani un investimento massiccio piuttosto difficile da interpretare. L’istituto di credito ha infatti rilevato quanto rimaneva del complesso da Ian Bruce Eichner dopo il default di quest’ultimo, proponendosi di riprendere il progetto e ultimarlo in tempi rapidi.

Le cose, però, non sono andate come previsto, con la conseguenza che ora la banca europea si trova in portafoglio un progetto incompleto da vendere o da terminare, con il rischio che il mercato di Las Vegas non sia, a quel punto, rappresentativo di uno scenario ben disposto nei confronti del complesso.

Deutsche Bank ha già fatto sapere attraverso i suoi portavoce che ha intenzione di mantenere la propria parola, completando i lavori del Cosmopolitan, e rendendo la struttura “parte vitale dell’economia di Las Vegas”.

Vedremo cosa succederà nel corso dei prossimi mesi.

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