Comprare casa a Latina – 2012

di Redazione Commenta

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Il mercato immobiliare laziale sta conoscendo, in questi mesi, un andamento piuttosto negativo. Colpa della crisi, ovviamente, che come fa notare la Fiaip ha prodotto dei risultati molto critici anche all’interno della provincia pontina. Le compravendite di abitazioni sono complessivamente calate del 19,6% a livello nazionale nel primo trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011, con rogiti passati da quota 136 mila unità all’attuale soglia delle 110 mila unità.

Un dato che, sostengono dalla Fiaip Latina con particolare riferimento al territorio di competenza, “contrasta pesantemente con le ultime due rilevazioni trimestrali, che avevano invece registrato leggeri segnali di ripresa”. Difficile pertanto poter formulare ipotesi attendibili sul prosieguo e sull’evoluzione del mercato immobiliare provinciale, sebbene non manchino utili indicazioni per chi vuole comprare casa a Latina.

“Attenzione ad interpretare correttamente la situazione” – affermano infatti dalla Fiaip Latina, guidata dal presidente Santino Nardi – “l’Agenzia ha contato i contratti stipulati da gennaio a marzo di quest’anno, e quindi e buona parte del crollo dipende in realtà da decisioni assunte alla fine del 2011: come rilevano i tecnici, infatti, il crollo registrato nel primo trimestre 2012 nasce da una crisi del mercato in atto negli ultimi mesi del 2011”.

Ad oggi, il mercato immobiliare di Latina può vantare ancora circa il 10% di tutte le transazioni immobiliari della regione. Nel capoluogo pontino la contrazione delle compravendite è stata pari al 15,9%, con un passo indietro in tutte le zone della città.

“E il residenziale” – concludono dalla Fiaip – “che costituisce circa il 45% del mercato cittadino, trascina giù anche le vendite dei box auto (- 17,4%), ma anche negli altri settori l’andamento è fortemente negativo, tanto che il segmento del terziario perde il 19,6% delle transazioni, seguito dal commerciale (-17,6%), mentre l’unico a registrare una contrazione più contenuta è il settore produttivo (- 7,9%)”.

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