Comprare casa: lieve calo per la quotazione media nazionale

di Redazione 2

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Nei primi sei mesi di quest’anno la quotazione media degli immobili su scala nazionale, e per unità di superficie, si è attestata in calo dello 0,5% rispetto al secondo semestre dello scorso anno. Il dato, in particolare, è stato reso noto dall’Agenzia del Territorio in accordo con la consueta nota trimestrale redatta dall’Osservatorio del mercato immobiliare.

A conti fatti, quindi, nei primi sei mesi di quest’anno per i prezzi degli immobili non c’è stato quel crollo che i più pessimisti si attendevano, ma le quotazioni elevate, pur tuttavia, hanno contribuito sia a deprimere le compravendite, sia ad allungare, spesso raddoppiando, i tempi per la chiusura delle trattative.


Nel dettaglio, il periodo aprile-giugno 2009, su scala nazionale, è stato caratterizzato da una contrazione delle compravendite del 12,3% rispetto al secondo trimestre del 2008; quella delle compravendite in calo è tra l’altro una tendenza che è partita nel secondo semestre del 2006, e che ha spezzato un periodo lungo caratterizzato, invece, da una crescita continua.

Nel periodo, le compravendite di immobili residenziali sono scese del 12,9%, quasi in linea con la media, mentre ha retto il settore terziario con un -5,4%; la contrazione più ampia è invece quella del settore produttivo con un crollo delle compravendite del 20,3%, ed a ruota il settore commerciale con un -14,5%. A livello territoriale, nel secondo trimestre 2009, le compravendite di immobili per il mercato residenziale sono scese oltre la media nei Comuni non capoluogo con un -14,6%, mentre nei capoluoghi di provincia, con un -8,9%, le compravendite hanno fatto registrare una parziale tenuta.

Anche se in calo, quindi, le compravendite in termini numerici sono state più frequenti nelle grandi città, ma a livello geografico la tendenza registra comunque delle sostanziali uniformità; per il mercato degli immobili residenziali, infatti, le compravendite sono scese al Nord del 12,7% ed al Sud del 12,3%, mentre, nel secondo trimestre 2009, più marcate sono state al Centro con un -14,4%.

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