Fondo solidarietà mutui: il commento dei Consumatori

di Redazione 1

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E’ stato accolto con un plauso da parte delle Associazioni dei Consumatori, in particolare da Adoc, Adiconsum e Cittadinanzattiva, il via libera al Fondo di solidarietà sui mutui che permetterà alle famiglie in difficoltà di poter ottenere la sospensione del pagamento delle rate del finanziamento immobiliare per un periodo pari a diciotto mesi, ovverosia un periodo più lungo rispetto a quello di dodici mesi previsto con la moratoria ABI – Consumatori che, lo ricordiamo, è ancora attiva e le cui domande si possono presentare fino al 31 gennaio del prossimo anno.

Pur tuttavia, Adoc, Adiconsum e Cittafinanzattiva, con una nota congiunta, chiedono che iniziative come quella relativa al Fondo di Solidarietà dei mutui diventino sia integrate, sia sistematiche. Il via libera al Fondo arriva infatti dopo alcuni anni visto che la misura era stata introdotta con la Finanziaria del Governo Prodi, ma poi in assenza del Decreto attuativo tutto è rimasto “in ghiaccio”.

Le Associazioni dei Consumatori, inoltre, chiedono che l’Esecutivo provveda sia ad ampliare le risorse a favore delle famiglie in difficoltà con il pagamento della rata del mutuo, sia ad allargare la base dei potenziali utenti che possono fruire del beneficio. La misura secondo le tre Associazioni di consumatori deve essere tale da garantire adeguata protezione ai nuclei familiari che sono in difficoltà, ragion per cui il Fondo di solidarietà non deve essere tale da rappresentare un’operazione per pochi.

Tra i miglioramenti, in particolare, Adoc, Citttadinanzattiva e Adiconsum chiedono un innalzamento delle soglie massime di reddito in modo tale che possa ottenere la sospensione delle rate dei finanziamenti immobiliari il maggior numero di famiglie anche rispetto ad altre iniziative come proprio la moratoria ABI – Consumatori. Come accennato, per la moratoria ABI i termini sono ancora aperti a fronte del rispetto dei requisiti di accesso legati, tra l’altro, ad eventi ed imprevisti negativi legati alla perdita del posto di lavoro, decesso del mutuatario o insorgere di condizioni di non autosufficienza.

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