Immobiliare Bergamo 2012

di Redazione Commenta

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Secondo quanto affermato dal presidente della Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) di Bergamo Giuliano Olivati, “le compravendite di immobili in provincia di Bergamo sono inesorabilmente in calo. A fronte di una media di sei-settemila operazioni l’anno, nel 2012 ne sono state registrate intorno alle cinquemila. Un calo che preoccupa soprattutto l’hinterland e ma che tocca, seppur in minor misura anche il capoluogo”. L’andamento del mercato immobiliare di Bergamo è pertanto molto statico, con un calo delle compravendite del 20-25 per cento su base annua.

Olivati è stato intervistato telefonicamente da Bergamo Sera, e in una lunga discussione ha contribuito a tracciare puntualmente quello che può ben esser definito un preciso profilo del territorio (qui il nostro approfondimento sull’Imu Bergamo 2012).

“Le zone che meglio tengono a Bergamo sono quelli di pregio, situate in centro e in Città Alta. Quelle che invece non stanno tenendo sono le periferiche, con immobili vecchi, non qualificati” – afferma Olivati – “C’è sempre una maggior richiesta di nuovo e di nuovo ristrutturato, sicuramente. Poi però non è una questione di nuovo o usato ma quanto piuttosto di zona. Un buon usato in Via Vittorio Emanuele vale più di un nuovo di fronte all’inceneritore delle Grumellina”.

Per quanto riguarda i prezzi medi per una casa a Bergamo, “per il nuovo vanno dai 1800-2000 euro al metro quadro per le zone periferiche, fino ai quattro-cinquemila euro per le zone di pregio. Per l’usato i prezzi si abbassano leggermente. Però diciamo che con la crisi anche nelle zone centrali si è avuto una forte scrematura delle punte dei prezzi. Per cui, quello che si vendeva a cinquemila euro adesso lo si vende anche a tremila e cinquecento euro” – conclude Olivati.

Infine, sul fronte delle case di lusso, “gli immobili di pregio hanno risentito anche loro, ma meno rispetto agli altri tipi di immobili. La crisi economica è generale e quindi interessa tutta i comparti. Quindi anche i potenziali acquirenti degli immobili di pregio, come per esempio gli imprenditori i professionisti e i commercianti, sono in difficoltà”.

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