Imu Bergamo 2012

di Redazione Commenta

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Secondo quanto sostiene il presidente della Federazione italiana degli agenti immobiliari professionisti di Bergamo, Giuliano Olivati, l’imposta municipale unica sulla “non prima casa” genera un esborso medio da 2 o 3 volte la vecchia imposta comunale sugli immobili.

“Siamo stati tra i primi a denunciare il terrorismo mediatico sull’Imu che ha paralizzato il mercato immobiliare nei mesi di marzo, aprile e maggio, mettendo in ginocchio un settore già in crisi sistemica di suo. Per aver osato dire che l’Imu prima casa non era (mediamente) più pesante dell’Ici prima casa che si pagava sino a che non venne abrogata da Berlusconi nel 2008, ci siamo sorbiti contumelie da parte di qualche benpensante” – ha affermato il presidente.

“Ora che la gente finalmente si è fatta i conti su quanto deve pagare di Imu solo ora il mercato ha la speranza (non la certezza) di potersi riprendere” – dichiara Olivati – “Chi acquista la casa di abitazione e dimora abituale pagherà Imu ad aliquota 4 per mille nella stragrande maggioranza dei Comuni, potendo beneficiare delle detrazioni di legge. Fine del tunnel dell’orrore, ora si può ricominciare a ragionare”.

PREZZI CASE LOMBARDIA

Per quanto invece concerne i proprietari venditori, “se vendono una seconda casa, o un immobile non residenziale, ora sanno che l’Imu “non prima casa” comporta un aumento medio da 2 a 3 volte la vecchia Ici. Vero è che in questo caso la nuova imposta ingloba anche l’Irpef fabbricati e le relative addizionali comunali e regionali, ma si tratta pur sempre di una stangata. Questi proprietari, a causa dell’Imu, hanno la percezione plastica di quanto costi tenere una casa sfitta: oltre all’Imu si paga la Tarsu, eventuali simpatici balzelli come gli onnipresenti consorzi di bonifica, le bollette delle utenze se non si vuole desertificare l’immobile, le spese condominiali con il riscaldamento se centralizzato. Senza contare il deperimento dell’immobile non abitato, il lucro cessante sul capitale immobilizzato, le prospettive negative di tutti i centri studi immobiliari (o almeno di quelli seri e affidabili) che dovrebbero spingere ad affrettarsi e non a temporeggiare, pregiudicando l’operazione di vendita con richieste fuori dalla realtà”.

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