Immobiliare: Fiaip e Fimaa, accordo contro l’abusivismo

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Al fine sia di contrastare ogni tentativo di esercizio abusivo della professione, sia di salvaguardare nel nostro Paese la figura dell’agente immobiliare, la Fimaa e la Fiaip hanno reso noto congiuntamente d’aver condiviso un documento che contiene, riguardo al recepimento della direttiva servizi 123/2006/CE, ed al regolamento di attuazione del decreto legislativo numero 59 del 2010, delle proposte migliorative.

In particolare, nel documento la Fimaa e la Fiaip chiedono che la semplificazione amministrativa e le azioni di liberalizzazione vengano attuate dal legislatore tenendo conto della salvaguardia dei requisiti morali, soggettivi e professionali dell’agente immobiliare con conseguenti tutele anche a favore dei consumatori.

Non a caso, in accordo con quanto dichiarato da Valerio Angeletti, Presidente Nazionale Fimaa, congiuntamente con il Presidente Nazionale Fiaip, Paolo Righi, le due Federazioni proporranno al Ministero dello Sviluppo Economico un documento inerente gli effetti dell’introduzione della cosiddetta “Scia“, e quelli riguardanti il regolamento di attuazione della cosiddetta Direttiva Bolkestein, ai fini e nell’ottica di garantire sulla qualità dei servizi, che gli agenti immobiliari offrono ai propri clienti, la massima e totale trasparenza.

A livello operativo, nel documento congiunto la Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, e la Fimaa, Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, chiedono che a fronte della soppressione del ruolo, e dei conseguenti rischi, le Camere di Commercio non solo intensifichino i controlli al fine di contrastare ogni forma di abusivismo, ma che propongano contestualmente anche una serie di obblighi in grado di tutelare da un lato il consumatore, e dall’altro la concorrenza settoriale.

I controlli, in particolare, andrebbero effettuati sul 100% delle domande presentate e, in caso di esercizio abusivo della professione, procedere con le denunce all’autorità giudiziaria. Il tutto, come sopra accennato, ai fini della salvaguardia dei requisiti morali, soggettivi ed anche professionali della figura dell’agente immobiliare con conseguenti tutele anche a favore degli utenti finali.

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