Immobiliare inglese, crescono i prezzi di febbraio 2012

di Redazione Commenta

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Stando a quanto afferma una recentissima ricerca condotta dalla società di analisi Acadametrics, i prezzi delle proprietà immobiliari abitative dell’Inghilterra e dell’intero Regno Unito sarebbero cresciuti significativamente, durante il mese di febbraio, come naturale conseguenza dell’avvicinarsi della scadenza dell’esenzione delle imposte sulle proprietà immobiliari, per coloro che stanno cercando di acquistare la propria prima casa.

Di conseguenza, il prezzo medio di un appartamento in Inghilterra e in Galles è cresciuto di 0,2 punti percentuali a febbraio rispetto al mese di gennaio, per un controvalore assoluto pari a 219.844 sterline (circa 348 mila dollari), pur mantenendosi sostanzialmente inferiori a quanto riscontrato nello stesso periodo dello scorso anno, quando i valori commerciali delle abitazioni risultavano essere maggiori di 1,8 punti percentuali.

In merito alla principale determinante che ha contribuito all’emersione di tale positivo dato nello sviluppo del comparto immobiliare, ricordiamo come nel mese di marzo andrà a scadere l’importante esenzione dell’applicazione delle tasse sulle prime case. Un termine che non sembra esser prorogabile – almeno stando a quanto sta emergendo in queste ultime ore – e la scomparsa del cui beneficio potrebbe essere compensata solo da un improvviso rimbalzo di fiducia dell’economia locale e, in particolar modo, del settore del mattone.

Delle 10 macro regioni oggetto di analisi di Acadametrics, tutti le aree – ad eccezione di Londra e del Galles – hanno subito un decremento dei valori commerciali su base annua durante il trimestre terminato a febbraio. Nella capitale – la cui area metropolitana è sempre in grado di trascinare le medie nazionali – i valori commerciali delle abitazioni sono invece cresciuti di ben 2,4 punti percentuali.

Complessivamente, a livello nazionale, il numero delle transazioni è cresciuto di 21 punti percentuali a 52 mila unità a febbraio, rispetto a quanto riscontrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Su base annua, lo sviluppo è invece stato pari a 13 punti percentuali.

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