Immobiliare Stati Uniti, risultati migliori delle attese nel mese di gennaio

di Redazione Commenta

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Sono cresciuti oltre le attese i dati consuntivi di quanto realizzato nel mercato immobiliare statunitense nel corso del mese di gennaio. Gli acquisti di nuove case nel più importante mercato real estate del Nord America hanno infatti superato le aspettative dei principali analisti, giungendo a un livello vicino al picco massimo degli ultimi 12 mesi (riscontrato nel corso del mese precedente), ed evidenziando agli osservatori del locale comparto residenziale e non residenziale quanto le attività stiano lentamente giungendo a una stabilizzazione.

Stando a quanto affermato dal Dipartimento del Commercio di Washington, infatti, le vendite di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo sarebbero calate di soli 0,9 punti percentuali dal picco sopra esposto, per un livello annualizzato pari a 321 mila unità, contro le 324 mila unità del mese di dicembre. Un livello sicuramente più elevato di quanto atteso, visto e considerato che le stime per l’acquisto di nuove case sul territorio statunitense parlavano di un volume annualizzato di compravendite non superiore alle 315 mila unità.

Secondo quanto commentato prontamente dagli analisti di IHS Global Insight, le vendite “sono ancora molto basse, ma stanno lentamente migliorando grazie a una combinazione legata al miglioramento dell’economia e del mercato del lavoro”. La fiducia dei consumatori, intanto, sale inaspettatamente ai massimi da un anno a questa parte, con un valore dell’indice calcolato dalla Thomson Reuters che balza a quota 75,3 punti contro i 75 punti di febbraio, e contro previsioni pari a 73 punti.

Tornando più strettamente al mercato immobiliare americano e, al suo interno, al segmento minoritario delle compravendite di nuove case, segnaliamo come per l’intero 2011 i costruttori abbiano realizzato e venduto circa 304 mila abitazioni, in flessione di 5,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il prezzo medio di vendita è calato di 9,6 punti percentuali a gennaio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un controvalore medio di 217,1 mila dollari.

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