Immobiliare USA, si attendono dati positivi per inizio anno

di Redazione Commenta

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Anche se non c’è ancora l’ufficialità (che arriverà presumibilmente nelle prossime ore) gli economisti statunitensi consultati da Bloomberg News sostengono che nel corso del mese di gennaio le vendite di proprietà abitative nel mercato nordamericano potrebbero essere balzate ai massimi livelli da maggio 2010 ad oggi, grazie alla spinta positiva di inizio esercizio, che potrebbe aver finalmente avviato una nuova, attesa fase del real estate dell’economia americana.

Stando a quanto affermato dalla ricerca compiuta dal media, infatti, gli acquisti di case di nuova o vecchia costruzione dovrebbero esser salite a quota 4,97 milioni di unità annualizzate, rispetto ai 4,92 milioni di unità annualizzate che invece avevano contraddistinto l’andamento del precedente mese di dicembre. Tra le principali determinanti di questo piccolo, ma significativo boom del real estate nordamericano, un positivo andamento del mercato del lavoro, con un rafforzamento dello scenario occupazionale.

“Le vendite di abitazioni hanno toccato il fondo e, da questo punto, è probabile assistere a una graduale ripresa” – ha commentato Yelena Shulyatyeva, economista alla sede BNP Paribas di New York. “Le assunzioni stanno crescendo lentamente, e costituiranno un elemento di sicuro aiuto”.

Per quanto concerne gli elementi statistici ufficiali, la National Association of Realtors dovrebbe pubblicare le stime di mercato da un momento all’altro per quanto concerne il comparto maggioritario e prevalente, quello delle case usate o, meglio, quelle appartenenti al c.d. mercato secondario. In proposito, gli economisti attendono un incremento degli acquisti di 0,9 punti percentuali a quota 4,65 milioni di unità annualizzate, contro i 4,61 milioni di dicembre.

Le vendite di nuove case dovrebbero invece esser cresciute a quota 315 mila unità annualizzate durante il mese di gennaio, contro il precedente riferimento di 307 mila unità. Ancora qualche ora, e sapremo se le osservazioni di Bloomberg News si sono rivelate corrette, o hanno sovrastimato o sottosimato la realtà.

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