Investimenti uffici in calo

di Redazione Commenta

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Secondo quanto riporta l’ultima analisi della Colliers International, le cui considerazioni sono state altresì ribaltate sui media da trend online e da alcune agenzie di stampa, gli investimenti nel mercato immobiliare degli uffici rimarranno stabili nel 2012 nella maggior parte dei mercati chiave, risollevando il proprio volume in alcuni mercati considerati più periferici, come ad esempio quelli della penisola iberica. Complessivamente gli impieghi in questo comparto immobiliare rimarranno in condizioni di debolezza anche per i prossimi mesi.

Più nel dettaglio, secondo quanto sostenuto dall’ultima analisi della Colliers International in merito al mercato degli uffici dell’area EMEA nel primo semestre del 2012, i valori dei canoni di locazione sarebbero rimasti sostanzialmente stabili rispetto al periodo temporale di confronto immediatamente precedente. Pertanto, il mercato immobiliare degli uffici starebbe riflettendo il generale andamento dell’economia internazionale, con alcune zone in grado di condurre prestazioni sicuramente superiori alla media europea (Londra).

“La tendenza da parte degli utilizzatori corporate di mettere in stand by i piani di spostamento o consolidamento viene controbilanciata in diversi mercati dalla limitata disponibilità di spazio a uso ufficio. Questo dato aiuta a mantenere i canoni stabili, seppur bassi. In ogni caso, ci aspettiamo incrementi nei valori di Londra, Stoccolma, Monaco e Vienna, tutte aree che offrono buone prospettive di crescita e domanda di occupazione stabile” – ha in merito affermato, come riportato da trend online, Craig Satchwell, Responsabile Office Agency EMEA di Colliers International.

Per quanto concerne il futuro a brevissimo termine, Colliers International stima una flessione dei canoni di affitto del mercato immobiliare svizzero a principale causa di una ristrettezza della domanda (nonostante la buona forza del franco).

Sul fronte degli impieghi, il primo semestre 2012 ha visto un volume in calo del 13 per cento su base annua, con rendimenti sostanzialmente stabili nella maggior parte dei mercati. Fino alla fine dell’anno gli investitori preferiranno concentrarsi sugli asset di maggior prestigio e valore, in località prestigiose, evitando di “rischiare” in aree periferiche.

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