Mercato immobiliare: come cambia la casa degli italiani

di Redazione Commenta

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Come è cambiato il mercato immobiliare in Italia negli ultimi 50 anni in termini di bisogno di spazi? Ebbene, al riguardo la risposta ce la fornisce Immobiliare.it, che con un’indagine ha rilevato l’evoluzione delle case in Italia ma soprattutto l’importanza della presenza o meno di spazi ed ambienti con un ben preciso volume.

Al riguardo sono infatti emerse parecchie mutate esigenze, a partire dal balcone che qualche decennio fa era ampio e lungo, mentre al giorno d’oggi meno di due italiani su dieci, quando devono scegliere la casa, danno importanza al balcone. Questo perché la vita è diventata più frenetica, e sempre meno quindi si esce sul balcone quando invece in passato era proprio il balcone il luogo dove innaffiare le piante ed avere cura di un po’ di verde.

Stessa musica per il corridoio visto che rispetto al passato risulta essere oramai ridotto ai minimi termini; anzi, oramai quando si entra in molte case appena si fanno due passi ci si ritrova subito in soggiorno. In accordo con quanto riporta e rileva proprio il Gruppo Immobiliare.it con l’indagine, il corridoio lungo viene oramai visto come uno spazio sprecato, ragion per cui è meglio ridurlo e progettare le case magari con un ripostiglio o una stanza in più. Un altro fatto curioso è dato dalla cucina, per la quale si sta piano piano tornando al passato; anni e anni fa, infatti, le cucine erano molto grandi, ma poi con il tempo sono diventate sempre più piccole fino addirittura a fondersi con altri ambienti.

Ora invece la tendenza sembra essere tornata quella di avere la cucina “over size”; tende a scomparire, invece, la cosiddetta “sala studio“, un posto dove leggere e magari dove in passato, in una scrivania, era posizionato un personal computer ingombrante. Adesso, invece, con una vita frenetica, e con una comunicazione sempre più mobile e wireless, l’esigenza di avere in casa una stanza adibita a sala lettura sembra essere tramontata, mentre si è più esigenti nella scelta dei colori delle pareti, magari con tinte “rilassanti” al ritorno a casa dopo una giornata di duro lavoro.

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