Il fine 2013 potrebbe portare il mercato immobiliare in crescita dopo mesi di crisi molto pesante. Un dato in controtendenza che sarebbe un’ottima notizia per il mercato colpito duramente in questi ultimi anni. Per alcuni, il 2013 si chiuderà con ulteriori cali delle compravendita anche se il dato dovrebbe essere meno deciso di quelli dei mesi passati. Per il Cresme, invece, a fine anno le compravendite faranno registrare un aumento del 6%. Previsioni quindi diverse e in questo caso incoraggianti per la ripresa del mercato immobiliare che potrebbe crescere lentamente.
L’indagine congiunturale Cresme che è stata presentata all’assemblea di Legacoop abitanti ha mostrato dati spiegati come il picco minimo della crisi. Nello specifico, da maggio il mercato immobiliare sembra avere fermato la caduta e iniziare a riprendersi. Oggi si può parlare di ripresa e si può prevedere una chiusura di anno senza dati negativi. Il mercato immobiliare, in questo senso, va al contrario di quello delle costruzioni, che nei primi tre mesi del 2013 ha vissuto il momento più difficile dall’inizio della crisi.
La situazione nel suo complesso è ancora negativa, ma, come detto, i segnali sono di attenuazione dei dati negativi e di lenta ripresa. Nel quarto trimestre 2012, le compravendite hanno fatto registrare un -30% e nel primo trimestre del 2013 il dato negativo si è portato a -14,1% mostrando il possibile inizio di una inversione di tendenza. In effetti, il secondo trimestre ha continuato a mostrare i segni di una ripresa con le compravendite sempre negative ma a -9,2%. Per quanto riguarda i dati dell’ultimo trimestre, quindi, le analisi del Cresme prevedono una crescita del 6%.
Il Cresme ha poi sottolineato come la domanda di mutui casa, che è l’indice crif-assofin, mostra il fatto che la contrazione del credito ha rallentato la sua corsa negli ultimi mesi mostrando il segno più, a luglio +2%, ad agosto +4,1%; a settembre +7,3 e a ottobre +1,2%.
