Mutui casa: trend crescente in Europa

di Redazione Commenta

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Nel Vecchio Continente, a fronte di una sensibile discesa dei prestiti a breve termine, i mutui stipulati per la casa sono invece in aumento grazie ad un trend crescente alimentato, tra l’altro, dal miglioramento dello scenario macroeconomico e da una crisi finanziaria che ci stiamo oramai lasciando alle spalle.

E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dalla Bce, la Banca Centrale Europea, nel suo ultimissimo Rapporto da cui emerge altresì come, a fronte di un aumento in termini numerici delle richieste di mutuo per la prima casa, il tasso di interesse medio applicato sia cresciuto seppur in maniera frazionale.

I dati nel complesso indicano che le famiglie rispetto ai mesi scorsi hanno maggiori possibilità e disponibilità, ma anche fiducia, nell’impegnarsi per l’acquisto di una nuova abitazione, ma nello stesso tempo la dinamica discendente dei tassi applicati dal sistema bancario sta subendo una battuta d’arresto ampiamente attesa e frutto di una ripresa economica che, seppure graduale ed ancora fragile, sta comunque facendo registrare dei chiari segnali di rafforzamento.

Buone notizie, in accordo con quanto riporta il portale di comparazione online Supermoney.eu, arrivano anche dall’America dove la MBA, la Mortgage Bankers Associations, ha rilevato nell’ultimo Rapporto settimanale un aumento delle richieste di mutui del 2,7% accompagnato anche da un aumento delle richieste per quel che riguarda i rifinanziamenti; anche i cittadini americani, quindi, dopo tanti mesi di crisi e di crollo in molte aree delle quotazioni degli immobili, guardano al futuro con maggiore ottimismo e stanno nuovamente iniziando a scommettere e ad investire nel mattone. Ma il trend crescente delle richieste di mutui per la prima casa non è uniforme tanto negli States quanto in Europa; basti pensare all’attuale andamento in Inghilterra, che continua ad essere cedente, e che potrebbe registrare una contrazione più ampia nei prossimi mesi prima che lo scenario poi, magari nel 2011, possa migliorare anche per il real estate nel Regno Unito.

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