Mutui, poche sorprese nei dati Tecnocasa

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Tecnocasa sostiene che le erogazioni immobiliari siano in calo, ma sia aumentato il valore medio e il numero di domande.

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L’Ufficio Studi Tecnocasa ha di recente pubblicato i nuovi dati sull’andamento delle erogazioni bancarie per i finanziamenti immobiliari. Un report che non ci presenta grandi sorprese, e che dimostra come, ancora una volta, i volumi relativi a questa categoria di finanziamenti siano in calo.

Nel secondo trimestre del 2009, infatti, il volume dei finanziamenti immobiliari nella Penisola ha subito una flessione di quasi il 13%, per un importo erogato leggermente superiore a 1,9 miliardi di euro.

Quanto conseguito durante il periodo aprile – giugno 2009 in Italia rispecchia alcune precedenti stime degli analisti, e conferma quali siano le grandi difficoltà proprie del mercato immobiliare nostrano da oltre un anno a questa parte.

A crescere, sostiene ancora il report di Tecnocasa, è invece l’importo medio delle erogazioni: nel secondo trimestre del 2009, infatti, il volume medio di un mutuo è cresciuto a 117 mila euro, contro i 114 mila euro rilevati nello stesso periodo dello scorso anno.

Tecnocasa stima infine che l’importo medio sia destinato a crescere ancora, durante il terzo e quarto trimestre dell’anno, superando i 118 mila euro. Quanto previsto da Tecnocasa è in linea con altri analisti che stimano in 120 mila euro il valore medio di un mutuo a fine anno.

In crescita, infine, anche le domande di mutui immobiliari.

E per il 2010? Nonostante il nuovo anno sia quasi alle porte, non sono pochi i contrasti tra le diverse previsioni sul mercato immobiliare italiano. È presumibile tuttavia che il primo semestre non sia in grado di rappresentare una controtendenza netta rispetto al 2009. E’ infatti probabile che l’andamento del mercato del lavoro (viene previsto un incremento del tasso di disoccupazione) possa influenzare negativamente l’andamento delle compravendite. Molto dipenderà anche dal comportamento degli operatori bancari, e dall’allentarsi delle presunte ristrettezze creditizie. Pubblicheremo, ad ogni modo, le stime già annunciate in diffusione per le prossime settimane.

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