Prezzi case, calo di fine 2011 nelle metropoli USA

di Redazione Commenta

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Secondo quanto affermato dall’indice di riferimento Case – Shiller / S&P sul mese di dicembre, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nelle 20 principali aree metropolitane degli Stati Uniti sarebbero diminuiti ben oltre le previsioni, come principale conseguenza di una serie di determinanti (come l’elevato volume di pignoramenti) che condizionano negativamente il mercato immobiliare locale fin dal 2008, con particolare relazione per quanto concerne il trend assunto dai valori commerciali del mattone.

Stando alla rilevazione dell’indice, i prezzi delle case delle 20 aree metropolitane di riferimento sul territorio statunitense sarebbero diminuiti di 4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dopo una contrazione che nel corso del precedente mese di novembre era stata pari a 3,9 punti percentuali. La media delle previsioni degli analisti consultati da Bloomberg News era invece pari a un declino di 3,7 punti percentuali.

Contrariamente a quanto avvenuto in alcune parentesi dei mesi precedenti, le case oggetto di pignoramento stanno tornando prepotentemente a invadere il mercato secondario, generando evidenti pressioni al ribasso nell’andamento dei valori commerciali delle abitazioni. Pertanto, mentre le vendite hanno iniziato a stabilizzarsi, è probabile che l’andamento dei prezzi delle proprietà immobiliari possa continuare ad essere caratterizzato per un lento declino, che potrebbe giungere a conclusione solo nella seconda parte dell’attuale anno.

Smaltire l’incredibile ammontare di case oggetto di procedure di pignoramento, e attualmente in grado di rappresentare una significativa quota dell’offerta di settore, non sarà affatto facile.

Per quanto riguarda le vendite complessive di case non nuove, il volume annualizzato per il mese di gennaio ha toccato quota 4,57 milioni di unità (dati National Association of Realtors), per la migliore performance dal maggio 2010: delle vendite realizzate nel primo mese del 2012, la porzione più grande è stata relativa proprio a case precedentemente oggetto di procedure di esproprio.

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