Prezzi e compravendite in calo – Gabetti

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Gabetti ha pubblicato le ultime analisi sull’andamento del primo semestre del 2012 per quanto concerne prezzi e compravendite. Dati statistici che confermano quanto già ben noto in merito all’andamento delle grandi e delle piccole città, con flessioni pressochè generalizzate delle quotazioni e delle transazioni di acquisto. Ma cerchiamo di comprendere più nel dettaglio quanto affermato dall’ufficio studi del gruppo immobiliare italiano.

“Il mercato immobiliare residenziale nel primo semestre del 2012 ha risentito in modo rilevante del contesto macroeconomico generale” – dichiara borsaitaliana.it sulla base dei dati di Gabetti – “Tra gli elementi più significativi la difficoltà di accesso al credito, che ha creato un gap tra la richiesta di abitazioni e l’effettiva capacità di acquisto. La domanda aggregata di mutui ipotecari ha subito infatti un sensibile calo: secondo Crif, la flessione è stata del 44% rispetto ai primi 6 mesi del 2011” (vedi anche il nostro focus sulla ripresa immobiliare nel 2013).

Di contro, si è altresì registrata una offerta più rigida, con una flessione progressiva del loan to value (cioè il rapporto tra quanto ottenibile di mutuo e il valore dell’immobile, passato dal 68,7 per cento del 2006 al 61,1 per cento del 2010.

“La domanda di abitazioni” – afferma ancora borsaitaliana.it – “nonostante la nuova imposizione fiscale, si mantiene pero’ elevata, a fronte dell’aumento di nuovi nuclei familiari. Per quanto riguarda i prezzi, secondo le rilevazioni operate presso le agenzie delle reti Gabetti, Professionecasa e Grimaldi, si sono registrate flessioni comprese tra il -1% e il -5% per le grandi citta’, mentre i capoluoghi secondari mostrano situazioni molto differenziate, da prezzi stabili a flessioni fino al 10% circa. Una caratteristica di questo semestre e’ il fatto che i cali sono generalizzati a livello geografico su una media tra il 3 e il 4%. Le compravendite, dopo la lieve ripresa del volume degli scambi residenziali che ha caratterizzato il III e il IV trimestre del 2011 (rispettivamente +1,4% e +0,6%), nel primo trimestre del 2012 hanno mostrato un tasso tendenziale negativo del 19,6%, per un totale di 110.021 transazioni (dati Agenzia del Territorio)”.

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